Piccoli, le sentinelle e la sentina
Commentando con aria fritta d’ordinanza le ultime novità giunte da Venezia in termini di “autonomia”:
“Una cosa è certa”, conclude Piccoli, “il traguardo è storico anche perché va a responsabilizzare i Comuni e i sindaci, vere sentinelle del nostro territorio”.
Ora, scusate se mi ripeto, ma ricorderete che il nostro, prima di fare il senatore peones, è stato sindaco di Sedico ed ha poggiato le terga sulla carega del Bim Consorzio, oltre ad avere vicinissima la consorella Bim-Gsp.
Ecco, se immaginiamo i sindaci come sentinelle del nostro territorio (così come li vede il peones), la vicenda del Bim-Gsp che tutti conosciamo ci appare ad un tempo paradossale e ultracaricaturale. Perché, diciamolo, tanto leste non devonno essere state quelle sentinelle se il Bim-Gsp è diventata quella baldracca di società che tutto il mondo ci invidia.
Insomma, visti i risultati, a me pare che quei sindaci, più che star di sentinella, si siano trovati maggiormente a proprio agio a far da sentina, nel senso figurato espresso dal vocabolario Treccani: “Ricettacolo, luogo di raccolta di brutture e scelleratezze”.
Così a me pare.