l’orso BA18000, la mascotte di Belluno Autonoma
Ho fatto qualche giro in giro. Sarà stata l’ora, ma mi pare che la situazione in termini di flusso turistico sia tipo “oce da piande“. Anche ad Auronzo. Ma conviene aspettare l’uscita dei dati ufficiali, che per il bellunese avverrà alla fine della stagione invernale del prossimo anno.
Detto questo, sembra che il TG La7 abbia parlato del giovane orso “cadorino”. Adesso non serve a niente, naturalmente. Sto figlio di … Dino (forse) doveva farsi vivo prima, per permettere un minimo di ritorno di immagine. Per fortuna che abbiamo il patrimonio dell’umanità da spendere. Peraltro, stiamo attendendo la sparata (mediatica) estiva del sindaco di Calalzo che l’anno scorso ci ha regalato qualche scampolo di notorietà.
Il parlamento andrà in ferie nonostante la proposta dei campus di Calderoli e così, sempre che Tremonti non debba sfuggire ancora alla Guardia di Finanza che lo spia, forse ce li troviamo tra i piedi, insieme a Bossi, anche quest’anno. Ce ne frega quasi niente, passerà anche questo.
Ci interessa invece far presente alla Amministrazione provinciale che, qualora fosse necessario dare un nome all’orsachiotto (di 150 chili) apparso nel Bosco Nero, si potrebbe optare per la sigla BA18000, un mesto ricordo delle 18.000 firme raccolte per Belluno Autonoma.