Delrio con un po’ di cloroformio tenterà di anestetizzare i bellunesi (aiutato da 3 brufoli di supposta autonomia)
Questo fa una provincia autonoma: prende i propri soldi (negli ultimi anni il residuo fiscale dell’Alto Adige è sostanzialmente in pareggio) e li investe come meglio crede (un milione di euri a Messner per un film sulle Dolomiti: solite puttanate ma …). Chi lo fa ne rende conto a chi lo ha eletto. Nello stesso tempo, in un universo parallelo, … il prossimo venerdì il ministro Delrio farà visita al bellunese omaggiato dai piddini De Menech (nel ruolo di peones parlamentare di turno) e Massaro (sindaco del capoluogo) e dal sellino Perenzin (sindaco di Feltre).
Questi tre brufoli di supposta autonomia (pieni di pus) hanno cominciato a suonare la sviolinata secondo la quale, compiacendo il ministro che passa di qua per anestetizzare la popolazione, l’autonomia “sì è bella ma … ci dobbiamo accontentare” di quello che il governo ci può dare. Che tradotto vuol dire che ci consegneranno una provincia di secondo grado (guidata da una truppa di sindaci capitanati da Massaro in quanto sindaco del capoluogo) con una supposta dichiarazione di specificità riguardante la morfologia del territorio che risulta essere, come sappiamo, completamente montuoso.
Già lo sapete: anche la Regione Veneto 2 anni fa ha dichiarato nello statuto (art.15) la nostra specificità, che da allora è rimasta scritta sulla carta. Quella della specificità da riconoscere in parlamento a Belluno è una foglia di fico, una promessa che serve, come detto, ad anestetizzare le vere “derive autonomiste” che si stanno venendo a creare nel tessuto sociale provinciale. Solita tattica: uno zuccherino, una pacca sulle spalle e via. Che quelli del PDL provinciale puzzassero era cosa nota, ma anche quelli del PD non scherzano eh!.
(via @maxbonabz)