Il sito Salto.bz mette in risalto la notizia secondo la quale il mondo autonomista dei “cugini” trentini ed altoatesini/sudtirolesi si appresterebbe a cambiare nome tanto all’ente Provincia quanto a quello Regione: il primo cambierebbe in “Comunità Autonoma” il secondo in “Unione delle comunità autonome“. L’autore non manca di sottolineare che parte del cambiamento è sicuramente da vedersi legato alla necessità di riciclare quel termine, provincia, divenuto ormai “sinonimo quasi automatico in Italia di spreco”. Le autonomie che funzionano, ma che hanno recentemente sentito il fiato sul collo da parte dell’informazia italiota, sentono insomma il bisogno di rifarsi una verginità rinnovando il logo, l’interfaccia con cui, per l’appunto, si affacciano alla generalità del pubblico.
Addio alla ‘provincia’ anche in Alto Adige Südtirol?
In futuro le province autonome di Trento e Bolzano si chiameranno ‘Comunità autonome’ ed anche la Regione sparirà, dando spazio all”Unione delle comunità autonome’. Il cambiamento è parte del processo che dovrebbe portare al terzo statuto di autonomia e nei giorni scorsi ne avrebbero parlato Arno Kompatcher e Ugo Rossi.
La notizia è stata data dal quotidiano L’Adige. L’accelerazione compiuta a livello nazionale per quanto riguarda la legge elettorale e la riforma costituzionale che dovrebbe portare all’abolizione delle province, potrebbe essere recepita in Trentino Alto Adige Südtirol anche attraverso un significativo cambiamento di denominazione. Via dunque il termine provincia, sinonimo quasi automatico in Italia di spreco, e largo ad una nuova denominazione che mette l’accento sulla dimensione aggregativa: comunità. […](leggi tutto su Salto.bz)
Devo dire che avevo già intercettato un afflato “comunitario” segnalando a suo tempo un impeto retorico di Dellai, allora presidente della PAT, che già nel marzo del 2012 si riprometteva “di cambiare le cose”:
“Il Trentino è Comunità autonoma. Con il dovuto rispetto verso le istituzioni, cercheremo il consenso per cambiare la Costituzione e definire meglio il nostro modello. Noi non siamo una provincia, definizione che è frutto della divisione geografica del centralista Regno sabaudo, noi siamo una comunità che ha nel suo Dna la capacità di autogovernarsi”. […]
A queste chiare, comprensibili oltre che condivisibili parole, che tuttavia non ho potuto non definire seghe semantiche, avevo contrapposto – da bellunese – questo ovvio auspicio:
In buona sostanza Dellai sta spostando il tiro dal concetto di provincia a quello di Comunità. La prima disegnata dal centralista regno sabaudo, la seconda forte di uomini e spirito e cuore. Fa bene, naturalmente, per quanto il concetto di comunità sia viscido e si possa plasmare come meglio si crede (da ambo le parti naturalmente, anche dal lato dello stato centralista intendo). Dellai può farlo dall’alto dei 40 anni di autonomia vera appena “celebrati”.
Dice, Dellai, “noi non siamo una provincia, siamo una comunità che ha nel suo dna la capacità di autogovernarsi”. Cosa dire al riguardo? Semplice.
Niente in contrario che Dellai si spari le sue seghe semantiche tra provincia e comunità. A noi, a tutti i bellunesi, non dispiacerebbe avere la Provincia di Belluno autonoma sul modello trentino, anche se i suoi confini risultano disegnati dal centralista regno sabaudo. Non ce ne fotterebbe proprio niente. Vero è che oggi non puoi aspirare all’Autonomia se non dimostri che ce l’hai nel sangue. Alzando anche barricate.
Non posso infine non evidenziare che anche il BARD, poco prima di Natale, in quello che ho definito pistolotto a cagione della lunghezza espositiva, aveva già capito tutto (c’è anche una spruzzatina di sapore alpino, che non guasta mai): largo alla
Comunità Alpina Autonoma di Belluno Dolomiti
Effettivamente sembra un pistolotto (è un pistolottino, dai!). Tutto pieno di buon senso eh, ma ce ne vogliono tre dietro a spingerti a leggerlo. E alla fine desisti: voi provate, comunque. Sintetizzo: la parola “provincia” è inacidita, proviamo con Comunità Alpina Autonoma di Belluno Dolomiti (detto ladino: anche n tolpo ben vestiu fa la so bela figura). […]
Questo per dire che tra bellunesi, trentini, altoatesini e sudtirolesi … la sintonia non mancherebbe.