Mi scrive Ingenuolo da Fantasilandia (sintetizzo):
“non mi sembra che la situazione demografica in Centro Cadore sia poi così malvagia… Probabilmente è perché il declino non è così vorticoso e non lo si percepisce.”
Bravo (“non è così vorticoso…”).
E’ come per le tasse. Basta aumentarle di poco e ogni tanto. In capo a qualche anno finisce che lavori per lo stato.
Per capire che in questa valle di lacrime siamo morti che camminano serve una metafora? E metafora sia.
(prima della metafora: perché una popolazione persista, senza considerare la componente migratoria, deve produrre – perlomeno – nascite che pareggino le morti (la cosa è banale ma a questo punto va detta). Quindi, il segno meno sul saldo naturale non si dovrebbe mai vedere – mai!
Domanda: quanto tempo ci vuole perché, persistendo il trend degli ultimi dieci anni, la popolazione del Centro Cadore si estingua? Per non complicarci la vita facciamo finta che lo “spegnimento” sia, nel corso del tempo, lineare. Risposta: popolazione attuale (31-12-2013) / popolazione persa (media annuale degli ultimi 10 anni) = 15.852 / 125,4 = 126 anni. Nella pratica vuol dire che uno che nasce oggi e che è destinato a vivere fino a 90 anni, quando morirà si lascerà alle spalle dei paesi fantasma. Calalzo però sparirebbe fra 66 anni, Lozzo fra 74)
Se li perdi un po’ qui e un po’ lì sembra quasi che il declino non ci sia, ma se fai lo sforzo di “concentrarli” (ci vuole poco, provate! E tu, Ingenuolo, prima degli altri), ecco che la cosa inizia a turbare le coscienze. Metafora! C’erano una volta, solo dieci anni fa, otto paesi che formavano il Centro Cadore e che si chiamavano: Auronzo, Calalzo, Domegge, Lorenzago, Lozzo, Perarolo, Pieve, Vigo. La popolazione totale era di …
Oggi, dieci anni dopo, Lorenzago non c’è più, sparito, e anche Perarolo non c’è più, puff!
Dite che basta come metafora?
(che poi tanto metafora non è; in ogni caso, se guardiamo ai numeri, non è corretta. Non è corretta perché la perdita di popolazione in 10 anni è stata di 1.254 persone mentre la popolazione di Lorenzago è oggi di 551 e quella di Perarolo di 384 che, sommate, fanno 935, cioè 319 in meno. Diciamo allora che Perarolo è come se fosse morto quasi due volte. Oppure, salvando Lorenzago e Perarolo, possiamo cancellare quasi del tutto Lozzo, che alla fine del 2013 poteva contare su 1.456 persone: ne resterebbero in vita 202; se consideriamo solo il saldo naturale la perdita di popolazione nota è stata pari a 656 persone: quindi cancelliamo di nuovo Lorenzago e i rotti, 105, li togliamo da quale altra parte…)