Dai che il pidiellino Maurizio Paniz può festeggiare la sua prima citazione in Wikiquote. Quella su Buffon, ricordate? Rotto il ghiaccio con la prima, non sarà difficile far crescere la pagina.
Io credo che la posizione di Buffon sia totalmente da giustificare e comprendere. Lui è pagato per giocare, è pagato soltanto per fare il risultato sul campo. Ci sono gli arbitri, i guardialinee, il quarto uomo, eccetera che possono decidere se una cosa è regolare o non regolare, corretta o non corretta. Quindi io giustifico perfettamente Buffon, come giustifico, tanto per toccare la mia professione, un avvocato che pur magari a conoscenza della responsibilità del proprio cliente lo difende cercando di utilizzare gli strumenti che la legge gli consente. (dichiarazione[1] alla puntata del 27 febbraio 2012 della trasmissione La Zanzara su Radio24, citata da Alessandro Gilioli, Piovono rane, Coming out, 28 febbraio, 2012
Oggi sulla prima del Corriere delle Alpi si può ammirare un compiaciuto Prade che guarda, con una certa dose di cupidigia, un qualcosa che sta “al di là”, oltre. Potrebbe essere anche un cassonetto della differenziata, per quel che ne so. Il Corriere dà poi spazio alle aspirazioni del sindaco (PDL) uscente:
Prade pronto a ricandidarsi: «Sono io la novità»
Ieri sera sul tardi mi é giunto questo tweet di @Microsatira che riprende un’affermazione di Berlusconi:
E’ vero, il PDL non è un partito di plastica. Lo sappiamo tutti che è diventato qualcosa di maledettamente organico. E’ il prodotto di uno sforzo profondo, che si estrinseca in varie fogge. Al momento è in fase stitica e si sta contraendo. Dove vada buttato non lo so. Lontano, comunque, il più possibile.
Un’altra perla di Gilioli. La volta scorsa dedicata al Cicoria, questa volta al parlamentare bellunese Paniz. Impossibile non citarla per intero (visto anche il proverbiale ermetismo con cui è stata confezionata).
L’ultimo sondaggio ISPO (Mannheimer) dà il PDL al 20% (pur con un’ampia fetta di gente che non sa per chi votare). Non era mai sceso così in basso. Una catastrofe, un default, una demolition. Prima delle elezioni di maggio potrebbe anche riprendersi, ma potrebbe anche implodere.
Sarebbe auspicabile che anche il PDL lokal bellunese prendesse una adeguata legnata dall’elettorato, come auspicato in altri tempi. C’è da augurarselo, per tutto quello che ha fatto e per quello che non ha saputo fare. Intanto il PDL provinciale, dopo le vicende congressuali, ha dato vita al primo divorzio breve della storia italiana con la creazione di Belluno Protagonista: ufficialmente, a detta degli interessati, le due componenti si “vogliono ancora bene” ma “non dormono più assieme”.
Stiamo assistendo ad uno spettacolo magnifico. Da una parte il PD diviso in tutte quelle correnti, con un Bersani che non troverebbe il Nord neanche se venisse portato di peso al Polo, Nord per l’appunto. Dall’altra il PDL che si sfascia come un castello di carte in mezzo a scandali di tutte le risme. Uno spettacolo che non ha prezzo. Purtroppo, quelli del PDL sono talmente inetti che, probabilmente, riusciranno a fare brutta figura anche al momento dell’implosione.
Mi sa che a queste condizioni Monti ce lo portiamo sul groppone ben oltre il 2013. A meno che non accetti di diventare il prossimo presidente della Repubblica. Sarebbe sempre tra le palle ma … “superpartes”.
Alcuni sapranno che l’oscuramento di un sito per irraggiungibilità dell’ ip cui è associato (ciò che è successo a vajont.info nei giorni scorsi), non comporta necessariamente l’oscuramento totale dei contenuti del medesimo. Google, per esempio, tiene traccia delle pagine memorizzando una loro copia cosiddetta “cache”, che normalmente non è oggetto di oscuramento.
Cercando su Google site:vajont.info (l’operatore site: permette di elencare solo le pagine relative al sito specifico), quindi, si possono visualizzare i link che al momento risultano non raggiungibili ma, al contempo, è possibile visualizzare la copia cache di quella stessa pagina (non sempre e non per tutte e con qualche limite di visualizzazione). Per farlo basta passare col mouse sopra il link che si desidera esplorare così da attivare (sulla destra) l’icona delle “freccette laterali”, cliccando sulla quale è possibile accedere al link della copia cache.
Così facendo ho raggiunto questa pagina, delle tante disponibili, alla fine della quale Tiziano Dal Farra, dopo aver descritto alcune delle vicende processuali che lo hanno visto partecipe (per diffamazione), racconta sul video che segue alcune vicende legate alla sua battaglia ed alla tragedia del Vajont. Non che da questo piccolo frammento si possa farsi un’idea precisa di quello che rappresentava il sito vajont.info oscurato e l’attività del proprio responsabile, ma può rappresentare un buon punto d’inizio per chi avesse voglia di approfondire. Devo dire che il sito risulta ben più interessante di quanto volesse far credere in una sua dichiarazione l’on. Paniz, cui si deve la denuncia (in tandem al prode Scilipoti) per diffamazione in seguito alla quale vajont.info è stato oscurato.
p.s. Un altro sistema per bypassare l’oscuramento di un sito è quello di collegarsi a Wayback Machine, digitare il nome del sito, e navigarlo … dagli albori ai nostri giorni (ovviamente il discorso vale anche per i siti perfettamente funzionanti, dei quali si può prendere visione di come i medesimi si siano evoluti dalla nascita al momento dell’osservazione).