basta-casta
Movimento 5 Stelle: se non ci fossero sarebbe peggio
Odiano le Province al punto da volerne la totale abolizione, mentre io penso che – in un ordinamento genuinamente federalista – le Province siano un formidabile baluardo dell’Autonomia Territoriale (ripeto: rivedendo se non rifondando le regole di base del funzionamento della macchina pubblica, che non sono certo quelle attualmente in vigore).
Hanno un programma che ha elementi entusiasmanti di rinnovamento affiancati ad altri che riflettono il peggior statalismo di sempre. In poche parole, contraddizioni non ne mancano ma … ma possono contribuire a migliorare questo stato di m.. In ultima analisi, se non ci fossero sarebbe peggio.
Insomma, io a Domegge andrò a firmare. Certo, per avere il mio voto ne devono ancora fare di strada, troppe cose ci dividono al momento. Ma con questi puoi fermarti a parlare di futuro: magari non è come il tuo, magari credono anch’essi che con la “patrimoniale” si risolvano tutti i problemi, ma intanto non puzzano.
La partitocrazia boicotta 5 Stelle. Ecco i punti dove firmare per consentire al Movimento di Beppe Grillo di presentarsi alle elezioni politiche di febbraio 2013
Firma Day. Le Elezioni nazionali 2013 sono alle porte. Per la prima volta nella storia della Repubblica italiana, il voto potrebbe essere a febbraio, mese tipicamente invernale, storicamente con i massimi quantitativi di precipitazioni nevose. Chiaramente, l’unico motivo valido per anticipare di 2 mesi il termine della legislatura è la volontà precisa di tenere fuori dal Parlamento il Movimento 5 Stelle, cercando di accorciare al massimo il tempo utile per raccogliere le firme richieste per la partecipazione alle elezioni.
Per questo motivo, noi tutti attivisti del Movimento 5 Stelle vi chiediamo di apporre la vostra firma nelle liste dei candidati alla Camera e al Senato durante le giornate “Firma Day”. Troverete i nostri Banchetti per la raccolta delle firme : […]
Cortina D’Ampezzo 22 dalle 9,00 alle 13,00 Corso Italia
Domegge di Cadore 22 dicembre dalle 9,30 alle 13,00 davanti al Municipio
Attraverso la firma dei cittadini italiani, si apre la possibilità per il Movimento 5 Stelle di partecipare alle prossime elezioni politiche del 2013. Infatti, mentre per tutti gli attuali partiti presenti in Parlamento non è necessaria la raccolta delle firme, il Movimento 5 Stelle è obbligato a raccogliere 120.000 firme in poche settimane.
Con l’aiuto di tutti possiamo cambiare l’Italia.
Movimento 5 Stelle Belluno Cadore Feltre [Bellunopress]
Quando Silvio diceva: ‘Non mi ricandido, faccio le primarie’
Era il 25 ottobre scorso e, per amore dell’Italia … :
… disse che il suo passo indietro, era dettato dall’amore per l’Italia. “Sta al Popolo della Libertà, al segretario Angelino Alfano, e a una generazione giovane che riproduca il miracolo del 1994, dare una seria e impegnativa battaglia per fermare questa deriva”, diceva annunciando le primarie per il 16 dicembre.”Non ripresenterò la mia candidatura a Premier” …
http://youtu.be/pd8KOAsenEQ
Berlusconi alla fine ha scoperto le sue carte. Sarà lui il candidato premier del Pdl. Alle prossime elezioni dovrà vedersela con il leader del Pd Pier Luigi Bersani, ma ancora prima contro il governo Monti. Una mossa tutt’altro che scontata visto che meno di due mesi lo stesso Berlusconi con un video messaggio aveva decretato la fine della sua carriera politica annunciando le primarie del Pdl per trovare un candidato premier. Era il 25 ottobre e disse che il suo passo indietro, era dettato dall’amore per l’Italia. “Sta al Popolo della Libertà, al segretario Angelino Alfano, e a una generazione giovane che riproduca il miracolo del 1994, dare una seria e impegnativa battaglia per fermare questa deriva”, diceva annunciando le primarie per il 16 dicembre.
“Non ripresenterò la mia candidatura a Premier”, disse, “ma rimango a fianco dei più giovani che debbono giocare e fare gol. Ho ancora buoni muscoli e un po’ di testa, ma quel che mi spetta è dare consigli, offrire memoria, raccontare e giudicare senza intrusività. Con elezioni primarie aperte nel Popolo della Libertà sapremo entro dicembre chi sarà il mio successore, dopo una competizione serena e libera tra personalità diverse e idee diverse cementate da valori comuni. Il movimento fisserà la data in tempi ravvicinati (io suggerisco quella del 16 dicembre), saranno gli italiani che credono nell’individuo e nei suoi diritti naturali, nella libertà politica e civile di fronte allo Stato, ad aprire democraticamente una pagina nuova di una storia nuova, quella che abbiamo fatto insieme, uomini e donne, dal gennaio del 1994 ad oggi”.
Ieri il passo indietro. L’accelerazioni alla ridiscesa in campo nasce da una serie di valutazioni: la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata sicuramente la decisione del Consiglio dei ministri di negare l’election day e di approvare, senza modifiche, la legge sulle cosiddette ‘liste pulite’. Ufficialmente però il Cavalieri ha sostenuto fin da mercoledì sera che la sua candidatura è solo per il bene del Paese. “Non posso consentire che il mio Paese preciti in una spirale recessiva senza fine” visto che la situazione di oggi “è ben più grave di un anno fa”, ha detto. Insomma, il ritorno sarebbe dettato dalla crisi economica, aggravata dal governo tecnico di Mario Monti che invece l’avrebbe dovuta risolvere. [tratto da Libero Quotidiano]
Berlusconi torna in campo: ‘Vogliono che mi candidi’
Come Calimero, tu non sei nero, sei solo sporco. E’ sufficiente un candeggio … Berlusconi si ricandida.
Tremonti e ‘quelli che ci provano’
Chissà se Tremonti troverà il tempo di farsi una sciata fra queste montagne, ora che giungeranno – volenti o nolenti e Maya permettendo – le vacanze di Natale. Ce ne frega niente, come ogni anno. Il fatto di poterlo forse avere qui a Lorenzago di Cadore, solo a qualche chilometro e di poterlo quasi toccare con mano – volendo -, ci stimola tuttavia a sapere come si stia sviluppando la sua strategia politica. Intanto, l’abbiamo saputo, Tremonti si è alleato con la Lega di Maroni e con il siciliano Lombardo.
Oltre a ciò, va rilevato che in un graffiante tweet Claudio Cerasa del Foglio fotografa lo status della Lista Lavoro e Libertà (con l’aggiunta per i nostalgici di “per la Patria”: è vero, non si dice quale possa o debba essere questa Patria). Che dire: è o non è una “splendida malizia” quella de La Stampa?
Paniz: la vittoria di Bersani rende più facile un successo del centro destra alle prossime elezioni
Antenna 3 intervista Paniz (sulla conferma di Bersani alle primarie) che appare con il suo bel sorridente faccione rubicondo. Dice il deputato:
Una battuta ricevuta da Renzi su twitter «Finalmente Renzi ha fatto una cosa di sinistra… Ha perso». Il fatto che abbia vinto la sinistra più tradizionalista, sto per dire quella della sconfitta d’abitudine per ricordare la battuta che ho segnalato prima, tutto questo rende più facile un successo del centro destra alle prossime elezioni di marzo e di aprile.
Che sicumera ragazzi. Certo, se vinceva Renzi il PDL veniva spazzato via perché non ha senso ora, figuriamoci con Renzi in campo. Anche a noi un futuro con l’anguilla Bersani a capo del governo, con uno stuolo di ministri cariatidi del calibro di Bindi, Finocchiaro et altri (le ombre di D’Alema e di Veltroni … la sinistra figura di Fassina), con contorno di patrimoniali punitive e sicuro aumento di spesa pubblica corrente ci appare demenziale. Se poi ci mettiamo il fatto che Monti ce lo troveremo con ogni probabilità ancora fra i coglioni anche con le truppe piddine in sella, il futuro appare quasi invivibile.
Ma piuttosto che un PDL di merda come quello apprezzato finora, ci assogetteremo a sopportare la gogna di un PD del cazzo (Renzi, mettiti a fare qualcosa di serio, non puoi tradire tutti quelli che hanno creduto in te!). Bersani ha avuto una semplice quanto scontata conferma correndo una corsa in casa, mobilitando i militanti e non la gggente. Da qui alla primavera è ancora in grado di farsi del male da solo (ricordate quando era un baldo propugnatore della privatizzazione dell’acqua?).
Tuttavia, partendo dalle ultime rilevazioni sugli orientamenti politici degli italiani (effettuate prima delle primarie, perché ora il PD viene dato al 34-36%, ma si sgonfierà), che il deputato Paniz conosce senz’altro bene e che danno il PDL dimezzato al 16% (era al 32% all’inizio del 2011), ci sentiamo di spronare il rubicondo deputato ad una agguerrita e fertile campagna elettorale da qui alla prossima primavera (in fondo il serbatoio di indecisi è ancora pieno zeppo).
Nel frattempo, se desidera, può cimentarsi anche nel canto: