Dellai, presidente del Gruppo Parlamentare “Per l’Italia-Centro Democratico” alla Camera (cioè, presidente di 13 di loro, se sono ancora in 13: sono ancora in 13?) dichiara in una nota di aver “rinnovato formalmente oggi al Presidente della prima commissione legislativa della Camera la richiesta di immediato inserimento del punto all’ordine del giorno“.
Il “punto” sarebbe il disegno di legge n. 3096, presentato per “recuperare la dimensione elettiva e unitaria della Provincia ecc. ecc.“.
Non erano dunque cose già pronte e fatte, garantite da accordo elettorale all’epoca della Moretti-tranviere (Moretti chi?), qualunque fosse stato l’esito elettorale? C’è il bisogno, dopo averlo presentato, di rinnovare formalmente la richiesta di “inserimento” del punto all’ordine del giorno? Inoltre: perché, se sei tanto sicuro, non vuoi “neppure considerare l’eventualità che gli impegni pubblicamente assunti siano disattesi”. Eh? Se uno è sicuro, che le dice a fare queste cose? Solo per farci sapere che la fiammella non è ancora spenta del tutto?
Bene. Sappiamolo.
(en passant: “Come era ampiamente prevedibile…”, riferita alla desertificazione istituzionale del bellunese, è frase che mi risulta altamente indigesta in quanto, che io sappia, non mi pare che in Italia al governo ci sia Daniel Ortega o Kim Jong, ma il cazzaro bimbominkia che ben conosciamo. Sicché…)
“Come era ampiamente prevedibile e come con grande coerenza il Movimento Bard ha da sempre denunciato, il processo di desertificazione istituzionale del Bellunese procede con passo spedito. La logica degli standard quantitativi senza alcuna mediazione con le caratteristiche peculiari del territorio sta inesorabilmente accentrando sui centri di riferimento della pianura servizi e strutture pubbliche”.
Lo dichiara in una nota l’onorevole Lorenzo Dellai, presidente del Gruppo Parlamentare “Per l’Italia-Centro Democratico” alla Camera.
“Diventa oltremodo urgente dare un segnale che vada in controtendenza – prosegue Dellai – Il disegno di legge n. 3096, presentato a seguito dell’accordo pre-elettorale tra BARD e centro sinistra, può costituire uno di questi segnali importanti: recuperare la dimensione elettiva e unitaria della Provincia è infatti la premessa necessaria per un successivo percorso di autogoverno e di sinergia con i territori dolomitici confinanti. Per questa ragione – in qualità di cofirmatario della proposta di legge – ho rinnovato formalmente oggi al Presidente della prima commissione legislativa della Camera la richiesta di immediato inserimento del punto all’ordine del giorno.
Non voglio neppure considerare l’eventualità che gli impegni pubblicamente assunti siano disattesi”.