intermezzo statistico (presenze 2014: Auronzo 87.5%, Vigo 10%, Lorenzago 1.8%, Lozzo 0.65%)
Per dovere di divulgazione, ad uso dei pochi (pochissimi, davvero) che non ne abbiano coscienza, vi presento le quote percentuali delle presenze turistiche accertate riferite all’anno 2014. Poste uguali a 100 tutte le presenze in qualche modo consumate nel consorzio Auronzina, Auronzo ne ha “prodotte” 87.5, Vigo 10, Lorenzago 1,8 e Lozzo – la sguattera – 0,65. Rappresentate in un quadrato suddiviso in 100 quadratini, le cose appaiono più o meno così:
Posso però rassicurare i lozzesi, dicendo loro che le presenze turistiche non rappresentano un indicatore della ricchezza culturale, storica, paesaggistica e finanche turistica in senso stretto. Ma l’entrare a far parte del consorzio Auronzo Misurina potrà costituire per Lozzo una nuova primavera, così come quelle a cui Vigo e Lorenzago sono andate incontro dopo l’annessione (però non riusciamo ad avere contezza della bontà della primavera perché i dati di dettaglio del 2015 non sono ancora disponibili, ma contiamo su una spumeggiante stagione spinta anche dall’infernale calura estiva).
Del resto, se Vigo e Lorenzago non sono propriamente morti che camminano, diciamo che sono in coma profondo, e dal coma non esci dall’oggi al domani. Va detto, anche, lo sappiamo fin troppo bene, che Auronzo non è proprio un fiore, e se lo è ha il capo chino e più di qualche foglia avvizzita. Insomma, non è in coma come Vigo e Lorenzago ma è malata e, per questo, sotto stretta sorveglianza medica.
Se Vigo e Lorenzago (in particolare il primo) possono funzionare, nell’economia del consorzio, da eventuale dormitorio, a Lozzo non riusciamo a dare un ruolo che vada oltre “una sveltina e via”. Ma da qualche parte bisogna pur cominciare.
Per gli amanti delle torte, ecco una rappresentazione alternativa alla precedente: