(questa è chicca elaborata e “vissuta”, quella precedente, sulla tentazione di salire al Lacedelli, era chicca “refusa”)
Altro articolo, la volta scorsa techno-triller, questa volta solo purissimo folk (Tre Cime prese d’assalto). La cronaca – in una diretta coinvolgentissima – si riferisce all’antivigilia di Ferragosto, ma le code – ahhh le code – son giorni e giorni che si vedono: code, code, code, lunghissimamente code. Code, dunque:
[…] In coda, per 90 minuti, all’ingresso della strada delle Tre Cime, dopo che è stata bloccata per tre ore, la mattina. In coda, quando sono le 13 passate, per pranzare al rifugio Auronzo. E, allora, la decisione di tentare al Lavaredo. In coda lungo lo struscio, Corso Italia 2.0, ossia il comodo sentiero per il prossimo rifugio. In coda, verso le 14, per sedersi e mangiare. La tentazione, subito dopo, di salire al Lacedelli, ma la web cam certifica una marea di escursionisti. Quindi il ritorno. E la coda, di nuovo, lungo lo struscio verso l’Auronzo, la discesa verso Misurina mantiene analoghe caratteristiche. Si fa coda per entrare alla malga di mezza strada. E di nuovo coda per un caffè.
Ora, mi rendo conto che l’esperienza vissuta dal sottoscritto non può essere ritenuta esattamente rappresentativa delle situazioni che si sono via via create all’ombra delle Tre Cime, tuttavia posso affermare che nella settimana da sabato 8 agosto a venerdì 14 sono passato enne volte per Auronzo-Misurina nonché Cortina senza mai – mai – riscontare la benché minima coda.
L’8 mattina sono andato a Cortina (ero lì alle 11) passando per Auronzo, andata e ritorno (nonostante Aquabona fosse chusa il traffico era normalissimo). Domenca 9 eravamo a Monte Piana, saliti alle 10, scesi alle 17: tutto normalissimo. Lunedì 10 eccoci alla Croda dell’Arghena (lasciato l’auto al lago d’Antorno: c’era effettivamente una fila fisiologica al casello per le Tre Cime, ma niente di che). Alle 14,30 eravamo a Malga Rinbianco ad abbuffarci: tutto normale. Martedì 11 su all’ex rifugio Popena con ritorno a Malga Misurina e pranzo: tutto normale. Mercoledì 12 di nuovo a Cortina (andata e ritorno), ma per Tai, zero problemi.
Il 13, l’antivigilia di Ferragosto che così tanto ha provato il cronista, ebbene sì, siamo rimasti a cuccia, sicché di questa giornata non ho impressioni personali di prima mano. Ma venerdì 14 eravamo di nuovo al parcheggio Tre Cime (al casello siamo passati a meno un quarto alle 9: tutto nomale). Il tempo si stava guastando e alle 14.30 eravamo di nuovo in auto, pronti per la discesa verso Misurina: tutto normale. Ci siamo fermati alla Malga Rinbianco (quella che il nostro chiama “malga di mezza strada”): tutto normale.
Capite quindi di che sfacciata fortuna abbiamo goduto restando, il 13 agosto, l’antivigilia di Ferragosto, a casa a tosare il prato e a dedicarci ad altre pratiche arboricole e agricoloidi. Allo stesso tempo dovreste immaginare quale compassione abbiamo provato per il cronista che, sfigato oltre ogni immaginazione, quel 13 s’è beccato tutte quelle code, una coda dietro l’altra, senza ritegno alcuno (e per fortuna che quella per il Lacedelli, alla fine, è riuscito a evitarsela).