Star Wars a Misurina e il servizio di sicurezza fedelissimo…
Sempre folcloristici, quelli della Corriera delle Alpi. All’articolista la produzione di Star Wars deve aver promesso qualche biglietto gratis per l’uscita del film. Fosse stato un cane, per dire, gli avrebbero buttato lì due biscottini.
Un bunker a tutti gli effetti… Intanto, l’area è stata preventivamente bonificata. Da chi o che cosa? Dalle “spore” della leptospirosi, da mine antiuomo, da hacker russi, dal betacarotene, dall’alfacarotene, dai giauli? Poi l’area è stata presa in consegna dal servizio di sicurezza – badate – “fedelissimo della produzione”. Ché, di solito, non li prendono fedeli, preferendo di gran lunga i giuda fin nel midollo: li vanno a prendere a Caracas, nei peggiori bar, tra la peggior genìa dei mercenari (questa volta si dovranno accontentare di quelli fedelissimi).
L’area è da considerarsi militarizzata e per questo inaccessibile. Quindi ci sono dei militi? Ti tirano le pietre? E poi – vergogna delle vergogne – ivi è severamente vietato l’utilizzo dei telefonini, “anche per scattare foto”. La qual cosa stupisce (è stupefacente): perché ci aspettiamo, come cosa ovvia, che sia severamente vietato l’utilizzo dei telefonini per scattare foto, ed eventualmente, in sovrappiù, “anche per telefonare” (non-ti-telefono-casa).
E se uno usa un codrone? Anche lo spazio aereo è stato bonificato? Lo tirano giù con la fionda o sono autorizzati all’uso degli stinger? Se quello degli Champs Elysées avesse saputo di Star Wars a Misurina, la Francia sarebbe andata alle urne un po’ più tranquilla.
[…] Un bunker a tutti gli effetti, considerato che già da qualche giorno l’area è stata dapprima bonificata e successivamente presa in consegna dal servizio di sicurezza fedelissimo della produzione, in cui al momento sono impiegate una ventina di persone sia inglesi che italiane. L’area è da considerare militarizzata e per questo inaccessibile, se non con speciali deroghe concesse col contagocce dalla stessa produzione. Area in cui è severamente vietato l’utilizzo dei telefonini, anche per scattare foto: esperienza testata personalmente ieri mattina a cui, nel breve frangente di permanenza nell’area, è stato sequestrato lo smartphone per poi essere restituito una volta rientrato in macchina.