Biblioteca di Lozzo di Cadore: la visione profetica della minoranza su Palazzo Pellegrini
La sorpresa deve essere stata come una secchiata d’acqua gelata che ti arriva addosso all’improvviso. Un brivido viscerale che ti scuote come si scuote un albero di susine che si vuole depredare.
Mi sto riferendo alla mozione che Per la Gente di Lozzo ha presentato al sindaco e che lo impegna, questo è il termine abituale che si utilizza in queste circostanze:
A valutare prima e mettere in atto poi l’unica possibilità che abbiamo, a nostro parere, di dare sistemazione definitiva e dignitosa alla Biblioteca, ossia il suo spostamento presso Palazzo Pellegrini, affiancando all’ovvio trasbordo fisico la realizzazione (o armonizzazione se già presenti) delle offerte tecnologiche minime che caratterizzano ormai l’attività delle moderne biblioteche operanti in altre realtà territoriali.
La minoranza si era già fatta sentire con la presentazione di una prima interpellanza riguardante la situazione della biblioteca cui ne è seguita una seconda tuttora in attesa di risposta.
La risposta data alla prima interpellanza aveva suscitato in me una certa ilarità che non ho potuto fare a meno di esprimere in questo mio articolo.
Alla biblioteca ci sono affezionato, non so bene perché, e quindi accolgo con gioia questa spinta di incoraggiamento che la minoranza di Per la Gente di Lozzo dà, per quel che può, alla maggioranza. La scelta sembra ovvia, soprattutto se ci tieni alla cultura.
Nel programma di Per la Gente di Lozzo la biblioteca è stata trattata lì dove si dice di “dare una sede definitiva alla Biblioteca (vedi anche la programmazione per la cultura) che, con i suoi 8400 volumi, potrebbe aspirare ad avere un’importanza comprensoriale; in ogni caso far uscire questa istituzione dallo stato di “clandestinità” in cui si trova” e poi dove si dice, chiarendo l’utilizzo che Per la Gente di Lozzo avrebbe fatto di palazzo Pellegrini in relazione alla biblioteca (oltre ad altri utilizzi ben determinati) : “Utilizzando il Palazzo Pellegrini di prossima ultimazione intendiamo: dare sede definitiva alla Biblioteca Comunale (8400 volumi) con affiancamento delle nuove tecnologie didattico-informative”.
Nel programma del sindaco, Lozzo Viva, della biblioteca neanche l’ombra: la parola “biblioteca” non la trovate proprio scritta da nessuna parte, niente, zero assoluto. Un interesse supremo per la cultura prima e la biblioteca poi chiarito già dal programma elettorale.
Ora, animati da una incrollabile forza interiore, non certo dalle punzecchiature e “critiche costruttive” giunte dall’esterno, tanto da questo BLOZ quanto dai già citati interventi della minoranza, sindaco e assessora alla cultura si cimenteranno in uno studio, immagino “matto e disperatissimo”, che li porterà a soluzione del problema. Che potrebbe essere lo spostamento della biblioteca dal “ghetto” (in senso strutturale ovviamente) al “centro della vita del paese”, dentro Palazzo Pellegrini. Ed in questo, ora lo sanno, la minoranza non si opporrà. Per stabilire se questa di Per la Gente di Lozzo sia una visione profetica, come sempre, basterà semplicemente aspettare.
Foto: Flickr (foxypar4)