Se andiamo a vedere chi ha generato il debito pubblico italiano scopriamo che i governi Berlusconi di centro destra hanno contribuito con una quota di 173,8 milioni di euro per ogni giorno di loro attività (3200 giorni di governo con uno stock di 556.276 MLN di €; vedi mio precedente articolo). Quelli di centro sinistra hanno invece contribuito con una quota di 113,9 milioni di euro al giorno (3046 giorni di governo con uno stock di 347.023 MLN di €). Nell’insieme, ogni giorno succedutosi dal 28 giugno 1992 (primo governo Amato) ad oggi (per la precisione al 30 giugno 2011), la quota di debito pubblico è costantemente aumentata di 163,8 MLN di € a valore corrente (per i non più giovani, 315 miliardi di lire).
Il partito di riferimento nel centro destra è il PDL. E’ una forzatura in termini partitici, vista l’alleanza con la Lega, ma si può dire che il PDL nazionale è riuscito nell’impresa di aumentare lo stock del debito pubblico ad ogni ciclo del dì e della notte, cioè ogni santo giorno, tutti i giorni, di 173,8 milioni di euri.
La cosa può essere letta come un incoraggiamento (andate e moltiplicatevi). Difatti, che ti combina il PDL bellunese? Qui è proprio PDL, senza Lega, perché ai vertici delle Bim-Bum-Bam ci sono solo figuri del PDL. Va premesso doverosamente che il buco dell’acqua del Bim-Gsp non è costituito da spesa corrente come nel caso italiano. Il giocattolino messo nelle mani del PDL bellunese comincia a funzionare il primo gennaio del 2004 e, ad oggi, per una serie di motivazioni di varia natura più o meno compassionevoli, esso ha accumulato, da quanto si legge sui giornali, un “buco” di 77 milioni di euri (47 di mutui e 30 di debiti verso fornitori).
Possiamo quindi ben dire che nel periodo considerato (2870 giorni), ogni giorno il cittadino bellunese si svegliava e sapeva che il PDL bellunese, attraverso Bim-Gsp da esso presidiato, allargava il “buco dell’acqua” di 27.000 euro (inutile stimare ora il peso degli interessi che stanno maturando ogni minuto che passa e altre considerazioni). E così il giorno dopo, altri 27.0000 euri. Fino a giungere ai giorni nostri.
Il bello è che i sindaci, cioè i sindakos, soci-titolari del Bim-Gsp, di qualsiasi estrazione partitica fossero, hanno sostanzialmente sempre approvato i bilanci della società, avallando il perdurare ciclico di quanto descritto, l’allargamento quotidiano di 27.000 euro del “buco dell’acqua”.
Per dovere di cronaca, applicando specularmente (ed ironicamente) la situazione italiana illustrata all’inizio a quella bellunese, mi corre l’obbligo di segnalare che se Bim-Gsp fosse stata nelle mani del PD, il buco giornaliero ci sarebbe stato lo stesso, ma non di 27.000 euro bensì di 17.700: oggi quindi il “buco” complessivo sarebbe di 50 milioni di euro e non di 77 com’è (le lacrime sarebbero appena appena meno amare).
Che dire? Che nella provincia di Belluno il PDL nazionale ha ottimi adepti. Ora ci vorrebbe la controfigura di Monti.