(fra il piddume che mi ero annotato v’era un’altra uscita di Bressa – candidato a generatore automatico di piddumate – che doveva continuare la serie iniziata con Bressa, il ddl Delrio e ‘facce ride’ e continuata con Bressa, il ddl Delrio e ‘facce ride’ (bis); anche se è passato più di un mese da quelle memorabili piddumate, anche se l’obiezione sollevata è ovvia, ecco il brevissimo contributo)
Dunque il nostro “Bressa ai bellunesi” diceva:
«Col decreto Delrio più poteri e funzioni»
Siccome il ddl Delrio (che è diventato legge a tutti gli effetti) prevede che la Provincia sia guidata da un sindaco eletto fra i sindaci con compenso zero, sorge spontanea una domanda:
se prima la Provincia era guidata da un presidente (votato dal popolo) che per farla funzionare si sbatteva, diciamo, per almeno otto ore del proprio tempo (per indicare uno “standard”), per il quale percepiva la relativa indennità, come farà la nuova guida dell’ente, il sindaco eletto dai sindaci,
tra l’altro senza compenso,
a governare a dovere la provincia, dopo che avrà dovuto pensare a governare il proprio comune, se, come dice il piddino Bressa, col decreto Delrio sono addiritttura previsti
più poteri e funzioni ?
Dove lo trova il tempo? Prova ad andare prossimo alla velocità della luce (diventerebbe più smilzo ma guadagnerebbe il tempo necessario per gestire la “nuova Provincia“). Oppure la gestisce alla cazzo.
(con ciò l’apparente paradosso ha una sua spiegazione: è una stronzata!)