sta per svanire l’effetto Monti: inizia l’effetto tonti
La cosa tocca tutta la stampa di “sinistra” che ha inevitabilmente esaltato il calo dello spread e il rimbalzino della borsa al seguito dell’effetto Monti. Poi si torna alla realtà. Della Borsa ci saranno ancora bei salti in su, così come non mancheranno i tonfi (adesso, 14:26 il FTSE MIB è sotto dello 0,92%, ma può recuperare). Intanto, finita la sbornia per l’uscita di scena del Berlusca, anche i fattisti quotidiani, pur con un certo cerchiobottismo, mettono le mani avanti (le botte sui denti fanno male a tutti):
Mercati, l’effetto Monti non basta. La Ue attende risposte immediate
I dati di prima mattina avevano fatto ben sperare ma la successiva svolta negativa dei mercati e la risalita dello spread hanno parzialmente raffreddato l’entusiasmo. Certo, sul cambio di rotta delle piazze finanziarie possono pesare tanti fattori, non soltanto “nazionali”, ma al di là delle circostanze odierne, l’altalena di mercato sembra comunque utile a ricordarci ciò che del resto era noto fin dall’inizio. Ovvero che il già celebrato “effetto Monti” esiste e sa farsi sentire ma, ovviamente, non potrà costituire sempre una garanzia. Specie quando alle buone intenzione devono ancora accompagnarsi fatti concreti di portata immane distribuiti su un arco temporale non necessariamente breve ma non per questo infinito. Come a dire che i segnali sono stati incoraggianti (Piazza Affari è stata positiva per buona parte della mattinata, lo spread era sceso anche verso quota 440), ma il tempo stringe. E col passare di quest’ultimo, va da sé, le difficoltà non mancheranno.
Che dire? Così va meglio.