S&P downgrada l’Italia a BungaBungaBunga plus (senza neanche il concorso di B.)
Un downgrade era nell’aria. Si sapeva. Tutta l’Europa sapeva. Ma non così presto. E per l’Italia il salto è stato di due gradini. Ora siamo BBB+, come il Kazakhstan (con tutto il rispetto). L’ottava potenza industriale del mondo con un rating … kazako. E senza scomodare i servizi di B., risultando più che sufficiente il tecnico professor MM: un BungaBungaBunga+ alla faccia delle 5 manovre 5 messe in campo al grido di “lacrime e sangue”.
Sono stati retrocessi di uno scalino anche Francia e Austria eh (oltre a Slovacchia, Slovenia e Malta). E la Germania ha tirato un sospiro di sollievo (non facciamone un dramma apocalittico, voglio dire; magari cominciamo i preparativi, tipo far calare la scialuppa di salvataggio …). USA e GB ancora vergini.
Un attacco inferto dagli USA a tutta l’Europa, in quella battaglia tra euro e dollaro che si combatte da sempre, si dirà. Che sia una congiura amerikana lo si può arguire anche dal fatto che ci si è messa anche l’italo americana Julia Mancuso a sbeffeggiare, pur cordialmente, l’Italia (l’atleta ha qualche problema di sonno non ben garantito dall’hotel cortinese in cui alloggia per le gare della Coppa del Mondo).
È che, se “Mediocre & Povero” (traduzione svillaneggiata di Standard & Poor’s), al posto di una retrocessione, ci avesse fatto salire di uno scalinetto nella scala dei bravi, ora saremmo qui a osannare Monti per aver compiuto un miracolo. E non sarebbe così. Ed allora, compatiamolo pure, il Monti, ma non mettiamolo alla gogna, non se lo merita (non ancora). E cerchiamo di salvare la nostra virtù dall’assalto dei … poteri forti.
p.s. Napo capo non ha ancora detto niente, troppo presto, di solito “monita” verso le 13. Ma dirà “Sono sicuro che l’Italia ce la farà”. Non aggiungendo nient’altro, per il nostro … patos: ce la farà a fare cosa? Godiamoci intanto un “sensibile” rientro dello spread ITA-GER che se sta sotto i 500 punti è già un miracolo.