solo escursionismo, riposte (per ora) le velleità neo-colonialiste
Grande movimento di truppe per la XVI Settimana dell’escursionismo del CAI. A Pieve di Cadore il presidente generale, tale Umberto Martini, apre bocca e … rimembrando io a passate uscite spiritiche dell’uomo, già m’immaginavo segnali di fumo, squaw, tomahawk, Toro Seduto, Orso Grigio, Nuvola Bianca. Nel marzo scorso, in rilanciamo la stagione turistica in Cadore (vediamo chi arriva più lontano), avevo condensato l’acutezza del di lui spirito retorico colonialistico:
In primis fu il presidente generale del CAI, tal Umberto Martini, che dopo aver brucato assenzio nelle sterminate praterie della retorica se ne uscì con alcune perle dialettiche da me raccolte e commentate in:
- il presidente generale del CAI e le riserve indiane ‘montaniche’ /1
- il presidente generale del CAI e le riserve indiane ‘montaniche’ /2
Sull’onda del fattore lisergico, il nostro portò il proprio pensiero a vette esplorative di inusitata bellezza espressiva che ho incastonato in e ora, per salvare i montanari, una legge sul gemellaggio montagna-pianura:
Ma no, questa volta no, almeno a dar credito alle cose finora pubblicate dalla stampa, niente uscite a carattere onirico. Anzi, questa volta il presidente Martini risplende per concretezza e al tempo stesso originalità:
[…] Ha affermato, concludendo, che il “Cadore e Cortina, non sono solo montagne e natura, ma anche cultura e tradizioni”.
E statene certi, le anime mesolitiche che fluttuano in questo nostro spazio-tempo pervadendolo (ma anche quelle dei periodi storici più recenti: vado alla Battaglia di Cadore del 2 marzo 1508 tra l’Impero di Massimiliano e la Serenissima), si saranno gonfiate d’orgoglio nel sentirlo parlare in codesto modo.
E noi, nel nostro piccolo, confidiamo che la salita dei pianuresi per salvare i montanari sia solo un lontano e compassionevole ricordo. Insomma (finora), solo escursionismo, nessuna velleità neo-colonialista.
(e guardate che non è poco)
(foto pressagency.it)