Società per l’autostrada di Alemagna: amen
La Società per l’autostrada di Alemagna, zombie che – tra l’altro – in 46 anni non ha mai neanche camminato, si avvierebbe verso il sotterramento definitivo. Anche il comune di Lozzo di Cadore partecipa all’impresa con 941 azioni, una quota dello 0,78%, su un capitale sociale di 312.000 euri. Sempre che l’eventuale curatore della sepoltura non si prenda metà del valore dell’impresa, potremmo contare virtualmente sulla liquidazione di 2.430 euri, qualche nuova fioriera, meglio di niente (in realtà bisogna vedere quanto sia il capitale sociale realmente versato).
Non vedessimo un boro dalla chiusura della lungimirante arteria, è già un bene che qualcuno abbia provveduto ad agitare le acque, preludio ad una cancellazione ad vitam di questa cella dormiente, sperando che si possa realmente e definitivamente porre la parola fine su questa annosa vicenda (attenti però alle redenzioni istituzionali, sempre possibili).
Se qualcuno si prende la briga di leggere gli altissimi lamenti che si levavano 40 anni fa e che denunciavano lo squallore in cui saremmo caduti se non avessimo realizzato l’intera A27 (fino a Monaco), può oggi rendersi conto che sì, è vero, a quello squallore previsto siamo giunti, certo, ma non per colpa della mancanza dell’A27 (anzi…), ma per una serie lungamente triste di motivazioni che neanche provo ad elencare. In poche parole, l’ultimo dei nostri problemi era è e sarà avere un’autostrada che ci passerebbe tra le gambe senza alcun reale godimento.
Società Alemagna: sipario dopo 46 anni
Doveva costruire la Venezia-Monaco, un’autostrada che non si farà mai; tenerla in vita non ha dunque più alcun senso
PIEVE DI CADORE. Dopo 46 anni si scioglie la società Alemagna, che doveva realizzare la Venezia-Monaco. Autostrada che, invece, non arriverà mai a destinazione.
Si fermerà a Pian di Vedoia, al massimo raggiungerà i dintorni di Caralte se si troveranno le risorse, prospettiva al momento poco probabile. […] Bortolo Mainardi, commissario per la Tav, ammette che si è chiusa ogni prospettiva per la direttrice verso Monaco; mentre, qualora si realizzasse il passante Alpe Adria, una volta che ci saranno le risorse, si potrebbe riprendere il progetto dello sbocco bellunese verso la Carnia e Tarvisio. […]
Dal 1967, la società è stata mantenuta in vita per alimentare un progetto mai realizzato: il prolungamento dell’ A27 che avrebbe dovuto collegare Venezia con Monaco. A quello che Zanoni definisce “il carrozzone” partecipano soggetti pubblici e privati: nell’ assemblea ci sono, tra gli altri, la Provincia di Treviso, che con il leghista Leonardo Muraro presiede la società; la Regione Veneto; tante piccole Amministrazioni locali e le Camere di Commercio di Veneto, Friuli, Trentino. […]
(Foto: Panoramio – Passator Cortese PH)