sitiunescoveneto.it (e ficcateci dentro anche i dolomitici, no?)
Cado per caso sulla pagina FB denominata Sistema Siti Unesco Veneto (diario aggiornato all’ 11 dicembre, qualche giorno fa). Da telefono (041-279 3172) e indirizzo si risale alla Regione Veneto, Sezione Beni Culturali, Ufficio Catalogazione e Monitoraggio Finanziamenti Regionali Beni Culturali.
Tra le info c’è anche la segnalazione di un sito web, sitiunescoveneto.it. Mi ci fiondo e, poffarbacco, non trovo, tra i Siti Unesco veneti (quelli in carne e ossa), quello dei sodomitici. Insomma, manca un gran pezzo di patrimonio dell’umanità. Siccome il link del sito lo trovo come secondo risultato per la ricerca “siti unesco veneto” su Google, varrebbe la pena aggiungere, ai quattro presenti, anche il quinto e ultimo “patrimonio” della serie, giustappunto quello dei dolomitici.
Ma il sito sitiunescoveneto.it se l’è cuccato il Comune di Verona (così appare nel registro, e la cosa non sorprende più di tanto visto che tutto il centro storico della città è Sito Unesco) ; si capisce che, una volta, il Comune di Verona e la Regione erano “parenti”, forse lo sono anche ora. Magari è la Regione ad essere il braccio operativo di questo sito (che pare pure ‘na ciofeca), ma anche no. Avere un linchino non cambierebbe molto il destino dei sodomitici, ma non sarebbe neanche di danno. Sicché…
(è vero, tuttavia, che il sito Dolomiti Unesco non è interamente nel Veneto; ciononostante, visto che una porzione cospicua dell’ambaradan poggia in terra veneta, un piccolo linchino, un linchetto, un linchettuccolo, pur con la precisazione del caso, non sarebbe del tutto fuori luogo: e poi, per vincere, “bisogna fare squadra”, eccheccazzo!!)