siamo come gli altri: relativismi renziani (anzi, renzioti)
Devo registrare un altro elemento di follia renziota ferragostana (presto, chiamate un’ambulanza). Non che avessi bisogno di conferme ma di questo ignorantone qui, tra ciò che si deve buttare nell’umido e quello che va buttano nell’indifferenziata, non resta nulla di nulla (neretto mio).
[…] «Non c’è una situazione di crisi dell’Italia rispetto all’Eurozona che viaggia a velocità doppia: questo è accaduto in passato, ora la situazione è cambiata, l’ intera eurozona vive una fase di stagnazione». «Siamo stati gli unici a consegnare i nostri dati sull’economia con una settimana di anticipo – aggiunge il premier – . Ora ho chiesto all’Istat di dare i dati insieme agli altri. Se dobbiamo stare una settimana a sentirci dire che siamo in crisi per poi scoprire che siamo come gli altri …».
I dati del grafico che illustra l’andamento del recupero delle economie non sono completi per tutti i paesi, ma non si fa fatica a capire come siano messi i singoli stati in rapporto alla “ripresa” messa in atto dalle singole economie (l’Italia è la linea viola più in basso ed è sotto del 9,1% rispetto al terzo trimestre del 2007).
Che poi l’economia nel secondo trimestre sia cresciuta, rispetto al precedente, dello 0,0% in EA18 (euro area) e dello 0,2% in EU28 (qui il PDF di Eurostat), mentre l’Italia ha registrato un -0,2%, non dovrebbe essere visto come motivo di gaudio (perché, semmai, ‘so cazzi amari soprattutto per l’Italia).
(via @ReutersFlasseur)