se anche l’Austria vende le proprie crode …
Vi ricorderete la paventata vendita delle “Montagne” e quindi, per noi, delle Dolomiti, all’indomani dell’approvazione del decreto attuativo sul federalismo fiscale. Alcune stime del Demanio davano il Cristallo a 259.000 euro. Il bisogno di cassa dell’Itaglia è talmente grande che nessuno si è a suo tempo sorpreso, anche se poi tutti hanno subito dichiarato che si tratta di stime nominali e che i comuni non sborseranno un euro per entrarne in possesso.
E’ di poche ore fa la notizia che la Società immobiliare federale (Big), che le aveva acquistate nel 2001 dalla repubblica austriaca, intende mettere in vendita alcune montagne, fra le quali il Große Kinigat, il Monte Cavallino sulle comeliane creste di confine.
Il povero sindaco di Kartitsch:
“In Grecia si vendono le isole – ha commentato Josef Ausserlechner, sindaco di Kartitsch, piccolo centro alpino da 800 anime – e qui si vendono le montagne”. […]
Secondo il primo cittadino, prima di vendere le due montagne, in ogni caso, la Big dovrebbe informare il Comune. “Noi abbiamo manifestato pubblicamente di essere interessati”, ha aggiunto fra l’altro. Il Comune non intenderebbe però affrontare una spesa di 121 mila euro: le acquisirebbe per una cifra simbolica di circa 1000 euro.
Sembra di stare assistendo ad una italianata, invece siamo in Austria. Non c’è più religione.
Il sindaco di Kartitsch sostiene che “Recintarle e chiuderle, ovviamente, non è possibile”. A questo punto non ne sarei più tanto sicuro.
Per i dettagli toponomastici vedi il mio libro: Panorami dall’altopiano di Pian dei Buoi