SAREBBE QUESTO IL GOVERNO AUTOREVOLE E DI ALTO PROFILO?
di Giuseppe Zanella
Questa sera la on. Giorgia Meloni ha avuto dal Presidente Sergio Mattarella la agognata nomina a Presidente del Consiglio e, subito, ha dato lettura dell’elenco dei nuovi ministri che giureranno domani. Secondo le solenni promesse e le più rosee aspettative, il nuovo esecutivo avrebbe dovuto essere di elevata qualità, necessaria ad affrontare le epocali difficoltà nelle quali ci troviamo immersi e che saranno vieppiù gravose con l’arrivo dell’inverno. Ma, a detta dei più qualificati esperti e commentatori, la montagna (di promesse) ha partorito il classico topolino (governo moltissimo ‘politico’ e di basso profilo e pochissimo ‘tecnico’ di elevata levatura). Dove sono i nomi altisonanti tanto preannunciati? Dove sono, ad esempio, i tecnici di alto lignaggio più volte menzionati quali Fabio Panetta (membro del Comitato Esecutivo della BCE) o Domenico Siniscalco (ex ministro dell’Economia).
Si vocifera che, oltre a questi ‘luminari’, molti altri nomi illustri abbiano declinato le varie offerte… Lo spettacolo inverecondo di questi giorni, prima con le nomine dei presidenti delle Camere, poi con le intemerate dell’ex “Cainano” ed i suoi impareggiabili voltafaccia che hanno creato non pochi sussulti nella compagine di Destra che ha vinto le elezioni, hanno manifestato una situazione paradossale, che solo la determinazione della on. Meloni ha saputo fare in qualche modo rientrare, mettendo, almeno per il momento, in riga i suoi due poco affidabili ed irrequieti alleati. E questo ha segnato in negativo anche la formazione dell’Esecutivo. Certo, i ministeri dello Sviluppo Economico (leggi: Editoria e Televisioni) e della Giustizia (leggi: legge Severino, che l’Innominato vorrebbe abrogare temendo una nuova sua possibile espulsione dal Senato) non sono finiti a nominativi troppo legati all’Arcoriano, ma sicuramente certi nomi inseriti, quale atto riparatorio, come titolari di altri dicasteri di rilievo non depongono a favore di un governo che nasce e parte, in ogni caso ed a mio modesto avviso, con il piede sbagliato.
Tanti sarebbero i rilievi possibili: sono conscio però, e do atto alla on. Meloni (della quale non sono mai stato un adepto) di aver saputo fare del suo meglio e di aver saputo tenere a bada due così discutibili alleati. Le pagliacciate dei fogli offensivi posti in bella mostra sullo scranno di Montecitorio per essere ripresi dai media, le valutazione sulla guerra in Ucraina e sul riverbero della rinnovata amicizia con l’uomo di pace, tale Vladimiro Putin, il ricordare lo scambio di delizie ‘alcooliche’ e di lettere ‘dolcissime’ con quello che può essere definito soltanto come un despota, invasore di una nazione indipendente usando sistemi di stampo hitleriano, la dice lunga su quello che attenderà il cammino del nuovo Esecutivo. La megalomania che contraddistingue sia il “Capitano” che il “Cainano” non promettono nulla di buono. Se poi, a tutto questo, aggiungiamo le ‘note’ diffuse a stravolgimento di quanto asserito nelle 24 ore precedenti, la sfacciataggine ricorda le qualità dell’uomo che ha inquinato con la sola sua caratteristica di “pregiudicato-riabilitato” e la sua presenza nelle Istituzioni, la vita della nostra Repubblica.
Per chiarire meglio gli aspetti che mi fanno ritenere l’Esecutivo che sta per nascere di basso profilo dovrei fare una lunga analisi sulle caratteristiche di molti dei prescelti. Qui mi limito ad alcune essenziali ed eclatanti considerazioni, riservandomi, eventualmente, di completare la disamina per ciascuno dei 24 ministri (9 senza portafoglio!! E soltanto 6 donne fra le prescelte).
-Affari Regionali- ministro Roberto Calderoli, medico specializzato in chirurgia maxillo facciale. E’ forse lo stesso della legge elettorale porcata (così definita a posteriori da lui medesimo)? E’ lo stesso dei falò delle leggi che dovevano essere abrogate? E’ lo stesso della maglietta satirica di Maometto che provocò rivolte e massacri in Libia?
-Riforme costituzionali- Sen. M. Elisabetta Alberti Casellati. E’ forse la stessa che sponsorizzò, in pieno Senato, la sua candidatura alla PdR (usando con protervia il telefonino dal seggio presidenziale)? E’ la stessa delle asserzioni televisive sulla nipote di Mubarak? E’ la stessa che, vestita di nero, protestò per la condanna di Berlusconi davanti al Tribunale di Milano, unendosi ai supporter dell’Innominato?
-Pubblica amministrazione- Sen. Paolo Zangrillo. Chi è questo Carneade? E’ forse il fratello del medico personale del Berlusca? Che preparazione ha nel settore assegnatogli?
E’ singolare che i tre casi sopra descritti riguardino soltanto fans del Tycoon arcoriano.