Salvini, Enzo Biagi, l’autonomia di Belluno e quella ragazza incinta ‘solo un pochino’
Salvini, segretario della Lega Nord, ieri a Belluno:
«Siamo in una provincia che è vicina all’autonomia e più di altre soffre la concorrenza» continua Salvini, «noi come Lega ci siamo, Belluno merita più indipendenza degli altri quindi mi farò portavoce dei suoi problemi con il governatore Luca Zaia».
Meglio chiarirlo subito per sedare facili entusiasmi. Che la nostra provincia sia “vicina all’autonomia“, come detto da Salvini, è ovviamente in virtù dei confini – che da Belluno lambiscono il Trentino e l’Alto Adige -, non certo per l’approssimarsi del fatidico momento in cui i vincoli nazionalistici e centralistici che oggi ci soffocano verranno meno.
Inoltre c’è un altro punto poco chiaro che suscita un certo prurito semantico.
E’ quel confondersi, nel parlare, tra “autonomia” e “indipendenza”. Perché tu puoi avere “più autonomia”, ma non puoi essere “più indipendente“: insomma, indipendente o lo sei o non lo sei. E allora, quando Salvini dice “Belluno merita più indipendenza degli altri” mi torna in mente l’indimenticabile Enzo Biagi allorquando, parlando di una giovane ragazza rimasta incinta anzitempo, ricordava che la madre della figliola, in un affannoso quanto vano tentativo di “difenderla”, sosteneva che “Sì, è incinta, ma solo un pochino“.