riconsacrare la chiesa di San Lorenzo?
Caro Tiziano,
per dire le cose che dirò prendo lo spunto dal tuo commento lasciato in calce all’articolo
“l’Auditorium è muto, diamo voce all’Auditorium“, che per comodità del lettore riporto anche qui:
Da Lozzese devo dire che continuo a sperare e a sognare il momento della ri-consacrazione della nostra VERA CHIESA PARROCCHIALE…la chiesa di S. Lorenzo ora auditorium. In più da credente e praticante devo dire ch l’attuale chiesa mi fà alquanto “olco” come si suol dire nel nostro dialetto…
Quella vecchia, è la nostra vera chiesa, quella che hanno costruito i nostri padri, quella nella quale i nostri padri hanno pregato e vissuto tutti i momenti importanti delle loro vite, insomma la NOSTRA CHIESA!
Certo, attualmente adesso è molto più presentabile di prima, è restaurata, ma non è ancora tornata al suo pieno splendore…
Penso che la maggior parte dei nostri compaesani sia d’accordo con la mia posizione, la gente di Lozzo è stufa di quel garage o palestra di cemento nella quale è costretta ad andare a Messa… quello scatolame edilizio che abbruttisce il nostro paese, e la nostra piazza.Se si facesse un referendum certamente i lozzesi sarebbero in maggioranza d’accordo per tornare a celebrare la S. Messa e le S. Funzioni nella vecchia Chiesa, e a fare di quella nuova un auditorium, la quale per forma architettonica, ben si presterebbe a ciò!
Sane.
Non ho alcun motivo di dubitare che tutti quelli che, come te, dicono e sostengono che vorrebbero che la loro chiesa tornasse ad essere la ex-parrocchiale, chiesa di S. Lorenzo, lo credano e lo vogliano davvero. Personalmente, non ho ancora trovato una persona che non sia d’accordo con questa ipotesi (io però, si sa, no son n ciacolon …).
Tuttavia, mi sentirei di confermare ciò che dici, ossia che “se si facesse un referendum certamente i lozzesi sarebbero in maggioranza d’accordo …”. E’ infatti altamente improbabile (cioè impossibile) che la coscienza collettiva dei lozzesi, potendosi esprimere, non scelga la ex parrocchiale come propria chiesa.
Mi chiedo, allora, perché si continua a parlare, parlare e parlare invece di fare qualcosa nella direzione che, ragionevolmente, la maggioranza dei lozzesi sembrerebbe condividere?
Non conosco il problema, non so niente e non ho il tempo di interessarmi di come si possa ri-consacrare una chiesa. Né possiamo pretendere che sia ancora Vittoria Da Pra ad interessarsi di questo aspetto. So solo che molti grandi eventi storici sono partiti da una piccola scintilla. Per i lozzesi tornare a pregare nella Propria Chiesa, la Chiesa di San Lorenzo, sarebbe senza alcun dubbio un evento storico.
Chiarisco ancora: se anche all’ipotesi di ri-consacrazione si frapponessero difficoltà insormontabili (disposizioni della curia ecc. ecc. che al momento io non conosco di certo, e mi auguro che non ve ne siano), proviamo ad assaporare la soddisfazione di averci provato davvero, a ridare vita alla nostra vera chiesa parrocchiale.
Ancora un chiarimento: il mio personale coinvolgimento, non essendo sorretto dalla fede, è di tipo sentimentale, e sarà così credo per altre persone. Non so quale sia il pensiero di don Osvaldo sull’argomento, e la cosa in un certo qual modo mi intimorisce, ma stiamo solo facendo delle ipotesi.
Se però mi sono rivolto direttamente a te, caro Tiziano, un motivo c’è. Nella mia immaginazione tu sei la scintilla, ti ho trovato la miccia, la polvere dovrebbe essere la gente di Lozzo. La miccia si chiama Francesca Larese Filon (il fatto che sia mia moglie è puramente casuale). Lei ci crede, non da oggi, tu anche, trovatevi. E che Lozzo sia con voi.
P.S. Il mio ruolo, chiaramente, finisce qui.