Provincia di Belluno verso la deroga: più dei fuochi poté la Pa.Tre.Ve.
I tecnocialtroni del gobierno sono al lavoro, le cose van prese con le pinze ma … sembrerebbe che:
Padova si unirà a Treviso. Belluno verso la deroga
L’ipotesi del governo: l’obiettivo è la Pa.Tre.Ve. Più tempo ai Comuni per decidere. Rovigo va con Verona. Il voto in Cdm
[…] L’obiettivo ultimo, benedetto dal governo, è infatti la progressiva costituzione, di annessione in annessione, della Pa.Tre.Ve., l’ormai mitologica «capitale del Nordest» vagheggiata nei convegni fin dai primi anni Novanta.
[…] Belluno salva Infine, c’è Belluno. Le manifestazioni di piazza, con i falò sui pendii ed il vescovo a suonare le campane, unite all’attività di lobbying in parlamento, alla fine sembrano aver dato il risultato sperato: la Provincia verrà salvata perché «interamente montana» e, come tale, non assimilabile alle altre realtà sparse per l’Italia (come Belluno, ci sono solo Sondrio, salva pure lei, e Verbania-Cusio-Ossola, mai neppure presa in considerazione). Le indiscrezioni da Roma lo danno per certo: «La deroga a Belluno verrà riconosciuta già dal governo. Se così non sarà, si provvederà in parlamento, prima della conversione del decreto».
Se così fosse avremmo fatto solamente un primo passo. Perchè se resterà, resterà non dimezzata, decimata. Perché sarà un ente di secondo grado. E non se ne va fuori. O di primo grado, votata da tutti noi, o niente: perché se va in mano ai sindaci, scusate eh, ci dovremmo toccare scaramanticamente gli zebedei fin dal primo mattino. E non sarebbe una bella cosa.