‘piste autonome’ e province di secondo grado
Certo che una cosa così – faccio riferimento alla programmazione dello sviluppo territoriale (vedi per esempio interconnessione con stazione ferroviaria) non tanto ai lavori per la realizzazione dell’opera, pur di grande suggestione – risulterebbe ardua dalle nostre parti senza una qualche forma di autonomia (a parte, forse, Cortina). Inarrivabile se al comando della provincia ci fosse un ente di secondo grado – quindi non elettivo – occupato dai sindaci (a gratis, d’accordo, ma senza tempo e anche per questo nell’impossibilità di dedicarsi seriamente, come si conviene, alla crescita di una provincia).