pierin la peste, la critica politica e le candidature …
Prima di “Pierin la peste”, commentatore del BLOZ, interviene “Interessanti queste discussioni”, commentatore anche lui, che dice in coda all’articolo di Griso “ostracismo: le similitudini fra governo centrale e governo locale“:
E’ sorprendente vedere quante e quali cose saltino fuori da delle discussioni fatte in forma anonima. In questo modo c’è forse la possibilità di dire apertamente e francamente quello che si pensa e che altrimenti non verrebbero dette proprio per evitare anche l’ostracismo o di pagarla a caro prezzo in forme più o meno subdole o mascherate da interventi legittimi. Il malato di mente, o colui che lo si vuole far apparire tale, per arrivare a punirlo, lo si faceva rinchiudere nei manicomi per evitare che potesse nuocere alla propria salute/sicurezza o a quella della collettività.
Se non ricordo male anche Lozzo ha avuto un esempio, in passato.
Quindi possiamo aspettarci di tutto e di più!
Grande Danilo per l’ottima iniziativa che ha avuto a mettere in piedi questa bellissima COSA. Preciso ed ottimo l’intervento di Griso.
Quindi arriva “pierin la peste” che aggiunge:
Bellissimi discorsi, è vero, ma se alle prossime elezioni non si presentano una o più liste forti e con delle aspettative convincenti, si sa già come andrà a finire. Quindi dico a voi che di politica/amministrazione ve ne intendete… CANDIDATEVI!!!!
Il primo intervento mette in luce quello che dico da tempo: la democrazia, in questi nostri piccoli paesi, è un po’ come la mamma, ognuno ha la sua. Ed il sindaco ne ha una che è ancora più sua e che, banalmente, è diversa da tutte le altre. Il problema non è poi neanche questo, il fatto cioè di avere mille democrazie diverse, ma la difficoltà e talvolta l’impossibilità, di esercitarle in piazza in piena libertà.
Perché ci vuol poco a capire che quello che segnala “Interessanti queste discussioni”, “… altrimenti non verrebbero dette proprio per evitare anche l’ostracismo o di pagarla a caro prezzo in forme più o meno subdole o mascherate da interventi legittimi …” è in queste nostre piccole realtà la prassi. Dovuta, secondo me, alla pochezza (politica) degli uomini che assumono le cariche di governo e che, quando lo fanno, non cercano di emanciparsi dalle miserie umane che contraddistinguono la nostra esistenza.
Ma per fortuna c’è sempre qualcuno che canta fuori dal coro. Non sempre la sua voce si sente, non sempre la sua voce ha un seguito, ma è un bene che ci sia. L’anonimato, in questo caso, è un privilegio ed una forma di difesa della privacy, basta saperla usare nei confini dialettici di una “elastica decenza”.
Devo invece interpretare “pierin la peste”. Lui non dice quello che immediatamente parrebbe: non dice “invece di criticare provate voi a candidarvi …”. Pierin intende dire: “bei discorsi … ma se a questi discorsi non si dà poi un seguito … le cose non potranno cambiare, quindi … CANDIDATEVI”.
Sono d’accordo. Ma devo però chiarire un altro aspetto. Non ci si può aspettare che chiunque critichi Berlusconi debba per forza candidarsi per poterlo fare. E’ fin troppo ovvio. Così come è altrettanto ovvio se la critica è indirizzata a Zaia in Regione o a Bottacin in provincia. Ma vale anche per i nostri comuni.
A Lozzo di Cadore ci sono 1000 persone che dispongono del diritto di voto. Dodici delle quali, oltre al sindaco, hanno il compito di amministrare il paese, chi come maggioranza chi come minoranza. L’un per cento della popolazione ha avuto la delega di governare in nome e per conto dei votanti (1000 persone), ognuno nei rispettivi ruoli. Ma io non lascio l’un per cento della popolazione governare senza sapere, giorno per giorno, che cosa stanno facendo anche, e direi soprattutto, se li ho votati. Deleghe in bianco le possiamo dare solo a noi stessi, e talvolta ce ne pentiamo amaramente, figuriamoci se le possiamo concedere a degli “sconosciuti”.
Per descrivere le cose che rappresentano una realtà (la propria), per fare critica politica ed amministrativa non serve candidarsi. Basta essere e, soprattutto, sentirsi cittadini. Ed ognuno di noi lo è. Quindi parlare, discutere, confrontarsi viene prima di candidarsi. Certo, prima o poi, bisogna che qualcuno lo faccia. Altrimenti le cose non potranno cambiare.
Quindi, mi permetto di correggere “pierin la peste”, … INIZIATE A CONSIDERARE SERIAMENTE L’IPOTESI DI CANDIDARVI!!!