Piccoli, l’Espresso e la tripla poltrona
L’Espresso e Openpolis hanno preparato un database dei neo-onorevoli pluri-poltronati o pluri-mandatari.
[…] Da questo lavoro spunta una truppa numerosa e, a quanto sembra, attaccatissima alle poltrone che continua a cumulare, in alcuni casi trascurando il dettato costituzionale (articolo 122: «Nessuno può appartenere contemporaneamente a un Consiglio o a una Giunta regionale e ad una delle Camere del Parlamento o ad un altro Consiglio regionale o ad altra Giunta regionale, ovvero al Parlamento Europeo») e alle norme fissate in un decreto del 2011 (divieto per i sindaci di città con popolazione superiore ai 20 mila abitanti).
Mi premeva segnalare che all’onorevolissimo Piccoli non viene riconosciuta, per qualche recondito motivo, la poltrona del Bim-bum-bam. Quasi non fosse una poltrona ambita. Quasi non fosse una poltrona. Ed invece.
Non conosco la normativa, né mi interessa perdere tempo al riguardo ma se, come riporta l’Espresso, l’incompatibilità di Piccoli non esisterebbe (Sedico non ha mica più di 20.000 abitanti), come mai SuperPiccoli, quello delle vitamine, che già ci aveva dimostrato di riuscire contemporaneamente ad essere sindaco di Sedico, presidente del Bim e vicepresidente della Provincia di Belluno con delega al bilancio (non alle seghe, al bilancio), non ce la fa a fare anche – contemporaneamente – il senatore della repubblica delle banane?
Che sia perché fa parte del partito della trasparenza, insomma, di quelli del PDL?