Piccoli, il ddl Delrio e l’energia spesa per una ‘autonomia forte’ della provincia di Belluno
Il disegno di legge (ddl) Delrio sullo svuotamento delle province (in attesa di una loro abolizione e cancellazione costituzionale) è giunto ieri in discussione alla Camera (qui il testo presentato con gli emendamenti apportati dalla commissione Affari costituzionali). Siccome il senatore Piccoli, in relazione alla discussione in aula sulle nuove aggiunte autonomiste accordate al Trentino Alto Adige in materia di imposizione fiscale, aveva preannunciato in pompa magna la necessità di spendere ogni energia per dare concretezza alle parole pronunciate da Letta in occasione della commemorazione per il Vajont, ossia il conferimento di una “autonomia forte” alla nostra provincia:
“Davanti all’ennesima beffa non si può rimanere immobili. Durante le celebrazioni del Vajont il premier Letta si era impegnato per una “autonomia forte”, testuali parole, per il Bellunese. Nella legge di stabilità non c’è niente di tutto questo. E’ chiaro che, a questo punto, nel corso della discussione in aula ogni energia dovrà essere spesa per dare concretezza a quelle promesse”
Tenuto conto che il ddl Delrio passerà prima o poi anche dal Senato (va detto che al momento il ddl ha perso alcuni pezzi, come la relatrice originaria Centemero che si è ritirata dall’incarico giudicando il provvedimento una non-riforma; va detto anche che il ddl originario – che era na mermellata – è stato profondamente emendato in commissione stravolgendolo: qui una nota agli emendamenti apportati), mentre attendiamo con ansia il resoconto di ogni energia spesa nel primo caso, potrebbe mica il senatore Piccoli scendere in trincea anche(?) in quest’ultimo caso – relativo al ddl Delrio – e darci evidenza di come si svolgerà la pugna e dell’ardore con il quale egli si batterà per una “autonomia forte” della provincia di Belluno? Potrebbe?
(immagine antiwarsongs.org)