Piccoli, che tenerone!
Il senatore Piccoli in forza al PDL-Forza Italia si è preso la briga di spulciare “la complicata formula di elezione dei dieci consiglieri provinciali” e ne ha convenuto che la deforma Delrio non è stata cosa buona e giusta (chissà perché, allora, tempo addietro la Provincia non elettiva andava così bene al nostro peones!). Il nostro ha diverse perplessità, di cui “amaramente” si stupisce, fra le quali ne segnalo una in particolare:
Un altro aspetto preoccupante è la carente partecipazione del territorio nell’ambito del processo decisionale del futuro ente secondario. Dalla lettura della normativa si evince come, a seguito del parere espresso dall’Assemblea dei sindaci, con i voti che rappresentino almeno un terzo dei comuni compresi nella Provincia e la maggioranza della popolazione complessivamente residente, il Consiglio possa approvare in via definitiva i bilanci dell’Ente.
Ora, mettetevi comodi, e ditemi!
Come lo definireste uno che da presidente del Bim aveva una sua costola, Bim-Gsp, vicinissima, e che nonostante questa vicinanza non si è minimamente accorto che la predetta costola, Bim-Gsp, si stava riempiendo di debiti come un uovo di Pasqua (con sorpresa, giunta alfine: aumento delle tariffe del 30%)?
Come lo definireste uno che, contemporaneamente a quanto testè descritto, toltisi momentaneamente i panni di presidente del Bim (con la costola sempre lì vicina che gli faceva “ciao, bell’uomo”), per vestire quelli di sindaco assembleare del Bim-Gsp (la costola torna fuori…) e dell’AATO, alle assemblee ha votato per due mandati approvando i bilanci fallimentari della predetta costola Bim-Gsp?
Ecco! Avviamoci alla fine.
Come lo definireste uno che, dopo aver fatto tutto ciò, si ponga oggi l’esiziale dilemma – in termini di “approvazione in via definitiva dei bilanci dell’Ente” -, ritenendo se non proprio antidemocratico perlomeno … “preoccupante” il fatto che “il Consiglio [della “nuova” Provincia non elettiva a guida dei sindaci, ndBLOZ] possa approvare in via definitiva i bilanci dell’Ente” semplicemente con i voti che rappresentino un terzo dei comuni e la maggioranza della popolazione residente in provincia ????
Uno così, come minimo, lo definisci …
tenerone!!