per tre euri bucati
Perotti, già Commissario alla spending review, ha dichiarato che voterà Sì. Cionondimeno l’economista ha fatto i conti di quanto potrebbe essere il risparmio derivante dall’applicazione della cosiddetta riforma ed è giunto a stabilire che, col cazzo che sono 500 milioni (i governativi erano partiti da un miliardo) come continua a dire il bimbominkione (a cui, per default, solo i piddoni credono ancora).
Sono invece, alla grande, a regime, 160 milioni (vedi qui la nota delle spese: per i più bravi c’è anche un paper esteso con le note metodologiche). Perotti aggiunge che “Sotto una interpretazione più restrittiva, i risparmi si ridurrebbero a circa 110 milioni dopo due anni e 130 milioni a regime”, tanto vi dovevamo.
Siccome quella del presunto “risparmio” è un cavallo di battaglia dei piddoni, basti sapere che tale risparmio sarebbe dunque, per il popolo italico, di poco più di 2,5 euri a cranio (facciamo gli sboroni: mettendo a cuccia i bimbi e i vecchietti, cioè considerando solo la popolazione attiva – 39 milioni di italici tra i 15 e i 64 anni – sarebbero 4 euri).
La macchina statale nel suo complesso (800 miliardi) grava per 13.300 euri a testa (20.000 per ogni attivo): dunque, che siano 2,5€ o 4€, un risparmio mastodontico.
In cambio de che?
Sudditanza conclamata alla UE, distruzione delle autonomie locali, una firma in bianco al governo che potrà legiferare in via emergenziale bypassando il parlamento più di quanto già non faccia oggi (è chi potrà dichiarare l’emergenza?: il governo, ovvio), una legge elettorale che consegna il paese a una minoranza… … . Sticazzi!’