Per la Gente di Lozzo propone la risposta del sindaco alla loro interrogazione sugli aumenti tariffari dell’acqua
Per la Gente di Lozzo posta poche righe di commento alla risposta data dal sindaco di Lozzo di Cadore in relazione agli ultimi aumenti tariffari intervenuti sulla fornitura dell’acqua. Bene, molto bene. Ma l’argomento si presta ad essere adeguatamente approfondito. Come vedete, non ci sono freni alla spudoratezza ed alla inconsistenza di quella masnada di sindaci che hanno dormito come se niente fosse e poi, strappati al candido sonno dal peggiore degli incubi, si mettono a blaterare per mondarsi dalle vergognose colpe che la storia ha appiccicato sulla loro brutta condotta amministrativa. Sì, l’argomento si presta ad essere approfondito.
E’ possibile prendere visione della risposta data alla nostra interrogazione sull’aumento tariffario per l’utilizzo dell’acqua, recentemente sottoposto a voto dai sindaci, che segue in calce l’articolo originario.
Questa volta il sindaco si è dilungato nella risposta, probabile segno che questa materia sia meglio conosciuta di altre. A noi pare che la stesura si possa equiparare ad un bel compitino svolto da qualche sudente dei primi 2-3 anni delle superiori, con tutte le implicazioni civiche di rito. Le motivazioni per le quali il Bim-Gsp si trova oggi nella situazione disperata e disastrata che conosciamo viene ricondotta al ruolo che avrebbe avuto l’ATO, al ruolo insomma sostenuto dai sindaci nella pietosa vicenda. La vicenda, è penoso anche riparlarne, riguarda sì l’AATO ed il suo comportamento, ma non va dimenticato, ed è questo l’elemento tragicomico, che i sindaci del Bim-Gsp chiedevano l’aumento a se stessi, stante il fatto che l’AATO era da loro specularmente composto. Controllato e controllore, occorre ripeterlo?, coincidono. Non un accenno, poi, alle altre varie modalità con cui la struttura poteva essere salvata senza tuttavia gravare in modo così netto sulle tasche della gente. Questo a nostro parere.