per cinque ottavi faccia di culo…
Leggendo queste righe di Malvino, chissà perché, mi sono venuti in mente alcuni personaggetti (alla De Luca-Crozza) che popolano le ubertose valli centrocadorine e che, anch’essi, si lamentano “ci sia chi gli fa mancare il «bene, bravo, bis» che gli spetterebbe di diritto ogni volta che si affacciano al balcone“.
Tuttavia, per loro non valgono certo i due ottavi di scilinguagnolo, ché in realtà non sanno né parlare né tacere, ottenendo come conseguenza che tale porzione vada ad ingrassare la faccia di culo, mantenendo ben rappresentata spocchia, villania e somaraggine.
Nella perifrasi del «despotuccio per due quinti scilinguagnolo, e per il resto spocchia, villania e somaraggine», cui ricorrevo nel post qui sotto, non mi capacito come possa essermi sfuggita una componente che è basilare in Matteo Renzi: la faccia di culo. Mi sono accorto della grave lacuna quando nel corso della relazione con la quale ha aperto la Direzione del Pd di ieri sera ha riservato un duro inciso a chi muove obiezioni via Twitter alle iniziative del suo governo che di regola proprio via Twitter vengono preannunciate, via Twitter magnificate in corso di realizzazione, via Twitter celebrate una volta realizzate, e proprio da lui. In sostanza, lamenta ci sia chi gli fa mancare il «bene, bravo, bis» che gli spetterebbe di diritto ogni volta che si affaccia al balcone. Errata corrige: per tre ottavi faccia di culo, per due ottavi scilinguagnolo, e per il resto spocchia, villania e somaraggine.