pareidolia dolomitica (dei volti pietrificati): nuova scoperta sulle Lozzarole, le Marmarole di Lozzo di Cadore
Avevo 13 anni quando piantammo la nostra prima tenda al cospetto delle Lozzarole, quella parte delle Marmarole che versano su Lozzo; insomma, il M. Ciarìdo e poco più. Eravamo soli, noi ragazzi (lo so, le mamme d’oggi sono pallidissimi cenci a brandelli se confrontate con le nostre d’allora). Poi vennero “quelli del Comune” a dirci che non potevamo piantare lì quella tenda, ché il regolamento non lo prevedeva. Sembrava che il problema più grande fosse il fatto che non disponevamo di un cesso. E in giro c’era merda di mucca dappertutto.
Ma noi dimostrammo che il peso superfluo del corpo lo avremmo rovesciato al cesso del rifugio, il rifugio Marmarole. In realtà fu il maestro Rino, allora gestore del Marmarole, che si avvicinò al funzionario “governativo” e gli sussurrò qualcosa all’orecchio (tipo: testa di cazzo, sono ragazzi che muovono i primi passi alla conquista del mondo, vai a rompere i coglioni da un’altra parte). Fu così che quel torvo uomo se ne andò.
Fu così che iniziammo ad osservare quelle martoriate pareti di roccia, fu così che iniziammo a scorgere i primi volti pietrificati (ma non ci ficcammo mai in testa quella parola: pareidolia). Poi venne anche l’iguana, che per altri è un “orso in salita”, e l’indiano, e quel sorriso beffardo sul Pupo, e… . Nessuno mi toglie dalla testa che quei volti siano scolpiti dagli elfi che abitano le Marmarole. Avete presente Manfredolo e Poloniolo? No, loro non sono elfi, sono semplici nani. I nani della caserma di Soracrepa. Ma questa è tutta un’altra storia.
Sono gli elfi a scolpire questi volti. E qualche giorno fa ne ho scoperto un altro, sulla Torre Pian dei Buoi. Sta proprio sopra alla Testa dell’Isola di Pasqua (dormiente), che sta sopra al Guercio paffutello, coi baffetti e il naso da clown (no, non sta strizzando l’occhio, è proprio guercio) e ha le fattezze di una maschera sepolcrale egizia: l’ho chiamato “Il Sonno di Tutankhamon“.
(sotto “Il Sonno di Tutankhamon”, bianco, c’è l’omino della Bialetti che sta arrampicando)
(cliccare sull’immagine per ingrandire)