“Parco naturale delle Tre Cime” vs “Parco naturale Dolomiti di Sesto”
L’argomento dell’articolo è il presunto scippo che l’amministrazione provinciale di Bolzano avrebbe compiuto, ai danni delle Tre Cime “auronzane”, cambiando la vecchia denominazione “Parco naturale Dolomiti di Sesto” in “Parco naturale Tre Cime”.
I cari cugini auronzani, amministratori e popolazione, sembrerebbero indignati contro questa “ultima trovata proveniente dall’Alto Adige“. L’amministrazione comunale di Auronzo ha trasmesso alla Provincia di Bolzano e alla Regione TAA una protesta ufficiale. Questa sembrerebbe la principale delle ragioni addotte, secondo Andrea Quinz: «Le Tre Cime di Lavaredo – precisa Quinz – sono per il 70 per cento sul territorio auronzano. Ci saremmo aspettati almeno di essere interpellati da Bolzano, visto che si utilizza il nome di queste montagne in gran parte nostre. […]”
Ora, io penso che:
- il Parco naturale Dolomiti di Sesto è stato costituito nel 1981, con intenzioni che evito di rammentare essendo, spero, a tutti evidenti; nel frattempo dalla parte auronzana, legittimamente, si dava campo ad un altro parco, il “Parc-Eggio delle Tre Cime” (alla cui presenza, detto per inciso, non sono completamente contrario);
- probabilmente la porzione di Tre Cime che cade in territorio auronzano è anche maggiore del 70% indicato, considerata la verticalità delle pareti nord (il confine passa in cresta), tutto ciò se ci rapportiamo alla massa di roccia (alle pietre); se invece andiamo a vedere la storia alpinistica, buona parte delle leggendarie pagine che sono state scritte riguardano il versante doblacese;
- all’interno del parco troviamo un rifugio che ha l’antico nome di “Drei Zinnen Hütte” (chissà perché), poi rinominato dagli italiani in Locatelli, talvolta “Locatelli alle Tre Cime” ….: dobbiamo indignarci anche per questo?
- a casa nostra comandiamo noi (aspirazione auronzano-cadorina-bellunese, che resterà tale), a casa loro comandano loro (realtà sancita, in particolare, dalla loro Autonomia, occorre ricordarlo?); giova rammentare anche che “a Bolzano” la decisione è stata presa con il voto contrario del solo comune di Sesto, come sembra giusto);
- la Provincia Autonoma di Bolzano FA marketing turistico-territoriale; la nostra fa masturbazioni turistico-territoriali, senza alcun godimento, peraltro;
- invece che mostrarsi indignati (a parte le ragioni elettoralistiche di Oscar De Bona), perché non pensare a come “sfruttare a traino” questo cambio di denominazione che, alla fin fine, potrebbe risultare più utile che dannoso (perché, per esempio, non costituire il “Parco storico delle Tre Cime“, in territorio auronzano, con divagazioni transfrontaliere che ovviamente non mancano affatto, ma, allo stesso tempo, mettere in luce le aree (auronzane) di elevata naturalità (ve ne sono), adiacenti il “Parco vero”, che non fanno parte di esso solo per ragioni “amministrative” ?
Non so se le vibrate proteste sortiranno qualche effetto. A me pare che “Tre Cime” sia neutro, molto più neutro di “Dolomiti di Sesto” (devo entrare nel dettaglio del possibile sfruttamento della neutralità ???). E con questo ho detto tutto. Chi da Auronze no i é torde.