Parco della Memoria (PdM): desolazione e abbandono al Col dei Laris /1
Anche per le postazioni del Col dei Laris vale la narrazione già proposta per le precedenti segnalazioni di desolazione e abbandono, quelle relative alla postazione a nord-ovest del Forte Basso (vedi qui, quo e qua).
Ripeto: non c’è niente di propriamente invalicabile, ma è profondamente vergognoso che le postazioni già sistemate si debbano (eventualmente) raggiungere tra gli schianti, il groviglio di rami e il conseguente degrado ambientale; in buona sostanza, questo patrimonio o è Parco della Memoria, e allora va tenuto “a parco”, o è riserva naturale integrale, nel qual caso si può lasciare così com’è (più integrale di così…).
D’accordo: gira e rigira, qui sulla dorsale che va a Col Vidal, le montagne son sempre quelle. Sì, quello che cambia è lo scorcio. E là, sul Col dei Laris, a quota 1834, ti puoi anche tuffare dentro la Croda dei Toni.