Paniz, lo stambecco, il marziano e Ruby la nipote di Mubarak
Ordunque, anche per la Consulta, non è credibile che Ruby potesse essere ritenuta la nipote di Mubarak (vedi video):
Ruby non è la nipote di Hosni Mubarak. A metterlo nero su bianco questa volta è la Corte Costituzionale che questa sera si è pronunciata sul conflitto di attribuzione sul caso Ruby, sollevato dalla Camera dei deputati nei confronti della procura e del gip di Milano. Come previsto dal regolamento, le motivazioni della sentenza, saranno depositate entro un mese, ma appare chiaro come i giudici della Consulta non abbiamo ritenuto di competenza ministeriale il reato di concussione di cui è stato accusato Berlusconi quand’era presidente del Consiglio. Insomma, la tesi sostenuta dal deputato del Pdl Maurizio Paniz – che Berlusconi fosse intervenuto a difesa di Ruby telefonando alla Questura di Milano la notte tra il 27 e il 28 maggio 2010 perché la riteneva la nipote di presidente egiziano – non è stata ritenuta credibile. […] (leggi tutto sul FQ).
Ecco quindi che, sempre sul fatto Quotidiano, capita che Paolo Ojetti proponga un pezzo con venature onirico/fantascientifiche, fra le quali è da porre la vicenda Ruby (il neretto colorato è mio):
La vicenda, che potrebbe risultare incomprensibile, ha radici antiche a profonde. Si tratta di quella volta che – essendo l’avvocato ancora lucido – fece votare al Parlamento italiano tre straordinarie mozioni: la prima sull’esistenza di Atlantide; la seconda sul ritrovamento di un marziano verde da parte dell’Armata Rossa di stanza in Siberia; la terza, sulla parentela nonno-nipotina fra un leader egiziano di nome Mubarak (ora in grave disgrazia) e una minorenne marocchina di nome Karima El Mahroug. L’immediata conseguenza di questo voto fu (tralasciamo i particolari tecnici) che l’utilizzatore finale della bimba Karima (che in marocchino significa “onorata”), il signor Berlusconi Silvio, doveva essere processato dai suoi “pari” di un tribunale speciale per i ministri (anche Mubarak, alla maniera egiziana, lo era) e non da giudici prevenuti e plebei.
Il risultato finale è che il Berlusca non sarà processato, come avrebbe desiderato l’on. Paniz, dai suoi amici di merenda, ma dai giudici normali (quelli della Casta dei Magistrati, ad ogni buon conto). Conclude Ojetti:
Appena riavutosi dal sopore, l’avv.on.prof. Paniz ha chiesto: “Va bene, ma di Atlantide e dei marziani cosa mi dite? Hanno bocciato anche quelli?”.
Amen.