Paniz, i sottosegretari ed il ‘io pago, e tu mi candidi’
C’è mancato un pelo. Ieri sera hanno riunito d’urgenza il consiglio dei ministri per nominare una masnada di 40 sottosegretari, le scimmie della tribù governativa che dovranno fare il “lavoro sporco” (si fa per dire: il lavoro sporco intendo, non le scimmie).
E c’è mancato un pelo che Paniz, l’ex onorevole bellunese trombato alle elezioni di febbraio, non si aggiudicasse un posticino nella masnada. I sottosegretariati sono spesso occupati da trombati (qui quelli del Veneto), ed anche in questa occasione la regola trova ampie conferme, ma non Paniz. Sarà per un’altra volta. Sinceramente, se si fosse trattato di un ministero vicino al nostro territorio si sarebbe potuto anche chiudere un occhio pur di avere una rappresentanza territoriale, ma trattandosi di un sottosegretariato alla giustizia ci è più dolce pensare che Paniz sia rimasto a cuccia. Sarà per un’altra volta: posti per trombati ve ne sono ancora a gogò, si tratta solo di aspettare.
E’ andata meglio a Carla Anna Ilaria Borletti dell’Acqua Buitoni, detta comunemente Ilaria Borletti Buitoni, alla quale si erano chiuse le porte come ministro ma si sono aperte quelle di sottosegretario. Si dice in giro che ciò fosse dovuto anche in virtù del contributo in danaro che la signora ha sganciato a Scelta Cinica con Fallimonti, 710.000 euri, come finanziamento al partito (vedi dettagli multipartito nell’articolo su Dagospia: “io pago, e tu mi candidi“). Anche Lorenzo Dellai compare fra i finanziatori di Sciolta Civica con 72.000 euri (forse per questo nei primi giorni strepitava con monti per un po’ di spazio … istituzionale). Del resto, non è stato lui a dichiarare, riferito al capopattuglia monti in occasione della mancata nomina a presidente della camera, «Io ho investito in questo progetto e lui si è comportato così solo per scopi personali!»? :-).