Paniz, con la bava alla bocca, vuole mettersi alla testa dei comuni secessionisti
Dal Corriere del Veneto:
«Se la Provincia scompare, mi metto alla testa dei Comuni secessionisti, per portare il territorio bellunese lì dove chiede di andare». Parole, queste, non di un attivista referendario, ma del deputato pidiellino (nonché noto avvocato penalista) Maurizio Paniz. Che, anzi, ha sempre tenuto le distanze dai secessionisti. «Ma non c’è contraddizione – continua il deputato – Sono, da sempre, il difensore dell’unità del nostro territorio. Però, se questa integrità dovesse essere cancellata dal governo, allora mi sentirei libero di portare tutto il Bellunese in Trentino o in Friuli. Cosa abbiamo da spartire con Treviso? I nostri problemi non sono i loro».
Il PDL, alle ultime elezioni, ha preso una di quelle legnate che solo dio sa. Ma, ricordiamocelo per bene, sono stati quelli del PDL a tradire i bellunesi ed affossare la Provincia di Belluno, insieme (ma non gli si può dare politicamente torto) alla fogna ambulante del PD, che non ha visto l’ora di approfittarne.
Ribadisco:
Sono stati quelli del PDL ad affossare la Provincia di Belluno.
Ed oggi, al suono del campanello pavloviano (occasione sublime, quella di far credere di volere la secessione, per uscire dalla merda in cui sono precipitati), l’ex coordinatore di quel miasma partitico chiamato PDL, con la bava alla bocca, SI VORREBBE METTERE ALLA TESTA DEI COMUNI SECESSIONISTI ???
La provincia di Belluno si “salverà” dal provvedimento di quel cialtrone di Governo Monti se la gente bellunese sceglierà forme di lotta come il blocco del casello d’uscita di Treviso Nord e Treviso Sud, tanto per iniziare (per ricordare a Muraro come dovrebbero funzionare le cose, altro che “sbocco alle Dolomiti per i trevigiani”), per bloccare poi il nodo di Venezia. Di Paniz non sappiamo che farcene. Anche perché, manca mai che salti fuori un altro caso come quello di Ruby e … chi lo vede più il Nostro cavaliere senza macchia e senza paura? Naaaaa.
In coda, in fila, assieme agli altri, a far numero, se vuole. In testa mai.