Veneto: referendum 22 ottobre, quorum superato
Youtrend ci ha fatto sapere che il quorum è stato superato. L’ultimo tweet lo dà (511 comuni su 575) al 51,3%.
Youtrend ci ha fatto sapere che il quorum è stato superato. L’ultimo tweet lo dà (511 comuni su 575) al 51,3%.
Ragionando in bianco e nero, pensando all’astensionismo – liscio, gassato, ferrarelle, attivo, radioattivo, passivo che sia – fate conto che il motorino sia l’autonomia (anche solamente uno dei mattoni di una futura autonomia). Ecco, “cosicché possa sentire di persona quanto ho da dirgi… cornuto! Sappi che quella era la mia autonomia…”
Nel bestiario messo in luce da questa tornata referendaria c’è anche l’ortottero astensionista attivo, nell’occasione compagno di merende della Sinistra italiana chi?
A fianco dell’ortottero autonomista e provincialista che invita a votare Sì ai referendum, tanto più in vista – per quanto riguarda quello bellunese – della possibilità di praticare il coitus ininterruptus per salvarci dal crollo demografico, c’è l’ortottero “mutante” che, probabilmente confuso dall’effetto lisergico dei prodotti disseminati in aria dalle scie chimiche (che respira a pieni polmoni), indossata la casacca de el pueblo astensido jamás será vencido, sollecita il volgo all’astensione – ma che dico astensione! – astensioneattiva!!
Va dato atto, all’ortottero mutante, dell’onestà intellettuale che lo anima. L’astensione dichiarata non è – badate bene – “perché siamo contro l’autonomia“, ma, invece, “perché ne vogliamo una vera“. Esempio fulgido di eterogenesi dei fini, ossia «conseguenze non intenzionali di azioni intenzionali».
(se il traffico aereo è destinato ad aumentare, come indica ogni previsione, bisognerà d’imperio dare una sistemata ai rubinetti delle scie chimiche…)
[…] Questo è un plebiscito che servirà solo ad alimentare il potere di chi ci comanda. E in un plebiscito quello che conta non è la percentuale dei Sì o dei No: quello che conta è solo quanta gente andrà effettivamente a votare. Non perché siamo contro l’autonomia – conclude la nota – . Al contrario, perché ne vogliamo una vera: che vada a vantaggio delle comunità locali, non del neo-cetralismo veneziano, non dei politicanti e dei loro amici affaristi. Ad ottobre, ai veneti verrà data un’alternativa: andare a votare, dando l’ennesimo assegno in bianco alla casta di Venezia e di Milano comandate da Zaia e da Maroni. Oppure scegliere un’astensione attiva, democratica e popolare, che dia realmente voce ai cittadini.
Come sapete una parte della rete sentieristica del Parco Sentieristico Terre Alte di Lozzo di Cadore, quella relativa agli Anelli e Vie di Lozzo di Cadore, è ora mappata su OpenStreetMap (OSM). Ne avevamo parlato in questo articolo nel quale facevo presente che
In Waymarked Trails, cliccando su “percorsi” (in basso a destra sulla versione desktop) o sull’icona “menù” (nella versione mobile) si aprirà la lista dei percorsi relativi all’areale geografico inquadrato; cliccando sul percorso che interessa se ne potrà vedere il profilo altimetrico e il listato delle etichette descrittive di OSM, oltre a poter scaricare la relativa traccia GPX.
Ebbene, qualche pigrone ha espresso il desiderio di avere delle istruzioni più dettagliate. Eccole, relative alla versione del sito visibile su smartphone… (rimando al mio sito personale, ché qui sarebbero d’impiccio).
Che volete, l’Autonomia “vera” è più meglio, ma per ora ci si può accontentare anche di un presagio, di una finzione costruttivista.
Dicevamo dei bi-comizi di Padrin. Ecco una probabile sintesi della vicenda. Quello di destra potrebbe essere un sindaco cooptato per fargli da spalla, quello di sinistra invece è sicuramente il bellunese medio.
https://twitter.com/planetepics/status/920207762520494080