Operazione trasparenza e incarichi esterni
In un articolo precedente (l’Operazione Trasparenza del ministro Brunetta nel comune di Lozzo di Cadore) scrivevo che l’Operazione Trasparenza, voluta dal ministro Brunetta, non rappresenta una rivoluzione epocale. Tuttavia qualche effetto lo ha. Per esempio, si può agevolmente sapere, ora, quali siano gli incarichi esterni affidati dalle amministrazioni ai vari professionisti.
Ecco che noi “sudditi” possiamo finalmente saziare la nostra insana curiosità. Anche Lozzo, diligentemente, ha adempiuto (forse mancano le ore di assenza del personale?) alle direttive dell’Operazione Trasparenza: ecco qui la pagina offerta dal comune, in particolare il file in formato Excel (xls) relativo agli incarichi esterni.
In relazione al Museo della Latteria si evidenziano così gli incarichi affidati a Daniela Baldeschi per “INCARICO PER LA PROGETTAZIONE ESECUTIVA E PER LA DIREZIONE E CONTABILITA’ DEI LAVORI DI ALLESTIMENTO ED OPERE EDILI DEL MUSEO DELLA LATTERIA”, cui corrisponde un importo di € 20.880,00 e a Claudia COGATO per “INCARICO PER PREDISPOSIZIONE PROGETTO GRAFICO NELL’AMBITO DEI LAVORI DI ALLESTIMENTO ED OPERE EDILI DEL MUSEO DELLA LATTERIA”, cui corrispondono invece € 7200,00.
Non è dato sapere se, per questi incarichi, le somme evidenziate coprano completamente i costi associati. Nella colonna del foglio excel “Incarico completamente saldato (S/N)” non compare un “SI”, quindi devo ritenere che le partite sono ancora aperte. Bisognerà aspettare il secondo semestre.
Che razza di mondo!!. I volontari dell’Associazione Latteria Sociale, con 2.500 €, hanno messo in piedi l’intero allestimento del museo che per anni, insieme alla Roggia dei Mulini, ha rappresentato la più importante attrazione turistica di Lozzo. E ora ci vogliono 7200 € per il solo progetto grafico. Che razza di mondo!!
Devo però onestamente ammettere che, se tanto mi dà tanto, il Museo della Latteria di Lozzo di Cadore si avvia a diventare il secondo “tempio della cultura” che il nostro paese può annoverare (il primo, il “Tempio della Cultura della Montagna”, è l’Auditorium, così è stato “battezzato da qualcuno“; (vedere per questo gli impegni programmatici per la cultura dell’Amministrazione corrente nel programma elettorale).
Come tutti i templi, anche questo ha i suoi sacerdoti. I volontari, quelli che hanno fatto da zero il museo, sono diventati dei chierichetti. Poveri loro.
Foto Flickr:giopuo