Per la Gente di Lozzo: anche noi abbiamo a cuore la trasparenza e più ancora la libertà d’informazione
Accolgo con sincera gioia la notizia che, a breve, il gruppo Per la Gente di Lozzo ha intenzione di rendere pubbliche le delibere dell’attività amministrativa del comune di Lozzo di Cadore. È il gruppo di minoranza a darne annuncio sul loro blog con l’articolo “Anche noi abbiamo a cuore la trasparenza e più ancora la libertà d’informazione“.
Se ciò che è stato promesso da Per la Gente di Lozzo verrà mantenuto, ed il tenore dell’articolo ce ne dà la certezza, i trogloditi della trasparenza e della libertà d’informazione possono anche continuare a ravanare nelle loro oscure caverne. La luce è infine giunta a rischiarare la nostra misera vita di cittadini-sudditi.
Fate attenzione però, voi cavernicoli, se intendete mettete il naso fuori dalle vostre caverne, perché potreste essere accecati. Il consiglio che vi dò è di esporvi pian pianino, con gradualità. La combinazione di trasparenza e libertà d’informazione, per chi non vi ci è abituato, può fare brutti scherzi, simili a quei devastanti shock anafilattici che sopraggiungono a chi è colpito da un potente agente allergenico.
A mio modo di vedere il valore simbolico di questa “conquista” è ENORME.
Se tanto mi dà tanto, sembrerebbe inutile il pellegrinaggio della maggioranza da Brunetta (che satiricamente ho descritto in questo articolo), con l’intento di chiedere una proroga all’applicazione della legge 18 giugno 2009.
Mi chiedo invece: sarete, voi cavernicoli, così meschini da correre dal prefetto per cercare di trovare un qualche modo per tarpare le ali a questa nostra (di noi cittadini) conquistata libertà? Siete stati meschini finora nel non voler pubblicare gli atti amministrativi che sono patrimonio informativo di tutta la collettività. Avreste solo una piccola macchia in più su una coscienza che, nei confronti della trasparenza e libertà di informazione, neanche Calimero, con tutta la buona volontà, potrebbe “riuscire a ripulire”.
Se fossi in voi mi vergognerei, in primisi nei confronti dei vostri elettori. Anche loro (una buona parte perlomeno), mi immagino e spero, stavano aspettando questo momento.
Nessuna illusione: la pubblicità degli atti amministrativi non dà alcuna garanzia sulla qualità dei medesimi. Ma dà la possibilità, a chi lo desidera, di accorgersene.
Foto: beppegrillo.it