Le rotative dell’amministrazione comunale sono pronte: mancano le associazioni
Nei momenti di sconforto mi è utile leggere o guardare Lupo Alberto. Allo scopo risulta altrettanto utile il programma elettorale di Lozzo Viva, vi si trovano sempre spunti alquanto buffi.
E’ ormai passato un anno:
Infine, per quanto riguarda l’associazionismo, abbiamo un’idea.
Si tratta di un’idea che dovrà essere confrontata con tutte le Associazioni di Lozzo e soprattutto condivisa: Il Giornale delle Associazioni di Lozzo. Un periodico in due versioni: cartacea e telematica. La Redazione sarà composta dai rappresentanti di tutte le Associazioni e della neonata Pro loco Marmarole mentre le risorse le garantisce il Comune. Cosa ne dite? Noi pensiamo possa essere un modo per dare spazio e visibilità a tantissime attività che troppo spesso maturano e vengono portate avanti con fatica nel più assoluto silenzio. Il Giornale può diventare anche strumento di coordinamento e di programmazione delle attività e delle iniziative delle Associazioni di Lozzo .
Neanche Silver, con tutta la pratica che ha, riesce con sole quattro righe ad essere così umorista.
A proposito: la redazione del giornalino era già stata imposta dal garante della libera informazione (“… sarà composta dai rappresentanti di tutte le Associazioni”), garante che, per non sbagliarsi, non pubblica neanche le delibere di giunta e di consiglio, che rappresentano in sé un “distillato” di documento pubblico (utile, se non indispensabile, a tutta la gente che lo desidera per tenersi informata sugli accadimenti amministrativi). Si era però dimenticato del capo-redattore: sarà Bepi Casagrande, una garanzia.
Si noterà che i furbacchioni hanno posto la questione in modo alquanto generico, chiarendo semplicemente che “le risorse le mette il Comune” (altro, realisticamente, non potrebbero fare). Così se non se ne fa niente la colpa è delle associazioni, che non si sono confrontate e, soprattutto, non hanno condiviso. Il gatto e la volpe sono stati a scuola di demagogia: 30 e lode con menzione.
Il mio vero sogno è uscire con una pubblicazione settimanale come l’Amico del Popolo, una specie di Corriere o Gazzetta di Lozzo. Ho poi un progetto di minor entità. Sto cercando un direttore responsabile che mi firmi le uscite del BLOZettino, la versione cartacea del BLOZ da distribuire capillarmente nelle famiglie. Gli inserzionisti per pagarmi le spese vive li ho già trovati, artigiani vicentini. Il direttore non ancora. Chissà, forse Bepi Casagrande…!