elementi del degrado urbano a Lozzo di Cadore – area tra piazzale Tiziano e casa di Gianluigi Nardei
Qualche giorno fa Gianluigi Nardei ha postato il seguente commento in coda all’articolo ecco i costi del concertorium di Lozzo di Cadore:
Buongiorno, l’amministrazione comunale spende queste cifre per i concerti e rinfreschi, a 20 metri dalla porta dell’auditorium c’è una fontana con una ringhiera ormai marcia di ruggine poco più avanti verso casa mia un’altra ringhiera rotta in due punti, storta in un altro, piena di ruggine (sarnno 30 anni che non le toccano) e dulcis in fundo due parcheggi di fianco a casa mia, con l’asfalto completamente sfarinato pieno di erbacce e escrementi di gatti randagi. Queste situazioni le sto segnalando da anni (l’anno scorso il sindaco ha visto insieme a me di cosa parlo) ma nulla fanno per sistemare queste indecenze con la motivazione che non ci sono soldi!!! Ma quando vogliono i soldi ci sono!!! E’ la volontà che manca questi comandano !! non governano !! Saluti.
Senza mettere in dubbio che la nostra devota amministrazione abbia elaborato un piano particolareggiato di interventi a favore della riqualificazione dell’arredo urbano (sto scherzando), resta il fatto che gli ultimi veri e propri interventi strutturati di arredo urbano risalgono al 1994 (con l’eccezione della pavimentazione di piazza iv novembre).
Mi riferisco a quegli interventi spinosi in cui si sovrappongono problemi di proprietà, contese confinarie di pochi centimetri, diatribe interpretative al regolamento edilizio, talvolta mentalità non proprio avanzate dei chiamati in causa che comportano, per la definizione dell’intervento, una vera e propria “battaglia dialettica”, non sempre ma spesso (un esempio per tutti: il parcheggio-garage di fianco al Museo della Latteria, dietro la calonega).
Poi ci sono le asfaltature, le ri-asfaltature ed i rattoppi che di arredo urbano non hanno niente di strutturale ma che, perlomeno, risolvono e mantengono quella che è la “facciata” del problema, la componente estetica (e talvolta funzionale), per dirla in breve il decoro urbano. Una passeggiata, rispetto ai problemi accennati precedentemente.
Quello descritto dalle foto seguenti è uno di questi: ringhiera e asfaltature di un’area degradata del paese. L’ultima foto documenta un’auto-asfaltatura per non portarsi la ghiaia in casa. Nessun monumento all’autore, lui per primo ne conviene, chissà quanti altri casi di auto-soluzione e auto-interessamento vi sono in paese. E’ che quando i metri quadri da asfaltare diventano tanti, l’eventuale sussidiarietà non può che lasciare il posto all’intervento dell’amministrazione.
Caro Gianluigi, non disperare. Se, come dici, un anno fa il sindaco è venuto a “vedere”, beh già questa è una garanzia. Si tratta solo di aspettare. Uno di questi giorni la seconda puntata col piazal e la ringhiera del … concertorium!