Si era lamentato, il sindaco di Lozzo di Cadore, per l’elevato numero di domande poste dalla minoranza nelle proprie interrogazioni che, tra l’altro, pur essendo scritte in un italiano moderno, dice di non capire.
Farfugliando fra le mie cose, nel tentativo di oppormi al disordine sovrano, sono incappato nell’interrogazione riguardante la biblioteca comunale che Per la Gente di Lozzo aveva presentato ed alla quale non è ancora stata data una risposta.
In passato, in relazione alla facilità con cui il sindaco cade in un letargico dimenticare, lo avevo incitato con una serie di articoli fra i quali:
Anche la minoranza gli ha dovuto dare la sveglia, per più di qualche volta (qui, quo e qua), chiamando in causa anche il Prefetto.
Ma ci risiamo, con l’aggravante che, questa volta, le domande erano soltanto DUE (a rigore la domanda è UNA SOLA con una variante …): interpellanza riguardante la biblioteca comunale (25 marzo 2011).
Proviamo con un ripasso generale, partendo dal concetto di numero. Si tratta del concetto di numero naturale intero. Sindaco, se apri bene le mani, quelle appendici che vedi sono le dita. Se le conti sono cinque per ogni mano, dieci in tutto. Se chiami vicino a te il vice ed il vice-vice e fai aprire loro le mani allo stesso modo, quelle che conti sono 30 dita. Trenta è un numero importante, perche dopo 30 giorni dovresti dare le risposte che ti vengono sottoposte dalle opposizioni o dai cittadini.
Veniamo al concetto di giorno. Il Giorno è composto dal dì e dalla notte. Che è passato un giorno te ne rendi conto dal fatto che il sole spunta nuovamente per cacciare via le tenebre della notte. Non è difficile.
Se ti metti d’impegno e rispondi, ti faccio una recensione gratis dell’inaugurando parco solare di Loreto. Promesso.