anche la presidenta della Provinciazza s’è riavuta dallo shock referendario
E gnente, si vede che li fanno con lo stesso stampo, o che fumano la stessa erba cipollina. Alla pari del ronzino piddino corrente, anche la presidenta della Provinciazza s’è riavuta dallo shock referendario e, prontamente, ha ridefinito le priorità.
La priorità, prima, era anche quella di sopprimere (uccidere, assassinare) la Provincia: altrimenti non firmi – come componente dei “Sindaci per il sì” – un documento nel quale quasi si gioisce della (così c’è scritto) “abolizione delle province“.
E’ da tener conto, ma l’abbiamo già detto, che la deforma o schiforma Delrio (un altro ex sindaco: sarà solo una coincidenza?) ha già provveduto a massacrare gli enti provinciali, le cui prerogative garantite dalla Costituzione sono state cambiate prima di modificare la medesima, evidentemente convinti che l’affermazione referendaria fosse una passeggiata.
Tolte dunque a furor di popolo le mani dalle gole delle Province, la priorità (con un giro di valzer) è ora cambiata. Sostiene la presidenta:
“Bisogna superare l’accanita campagna di delegittimazione delle Province che ha inciso pesantemente sulla credibilità di queste istituzioni e del loro lavoro. Ma è necessario che tutti gli amministratori locali, insieme con quanti saranno chiamati a governare la Provincia – continua la pressidente – , sollevino il problema e lavorino per riportare l’ente a istituzione di primo grado con la conseguente elezione diretta di presidente e consiglieri. E’ inoltre fondamentale battersi affinché la Provincia abbia tutte le risorse finanziare ed umane necessarie per garantire l’erogazione di un efficace ed efficiente servizio ai cittadini”.
Si parla di “accanita campagna di delegittimazione delle Province“. Fatemi capire: tu firmi un documento in cui si plaude all’abolizione delle province e il giorno dopo mi solleciti a “superare l’accanita campagna di delegittimazione” ????
Il bimbominkione direbbe: “a genius“.