Quando ho letto il titolo “Niente contagio dalla Borsa di Tokyo (di Andrea Franceschi)” ho subito pensato: vuoi vedere che dopo aver dato una mano ad innaffiare qualche fioriera a Calalzo di Cadore, il sindaco “nominale” di Cortina si è convinto a prodursi in attività più consone al proprio ruolo di primo cittadino, ancorché momentaneamente sospeso? Il commento delle notizie economiche sarebbe stato uno scalino oltre le attività florovivaistiche prospettate per rendere meno pesante l’esilio. Ma niente, è solo un’omonimia.
No, dico così per dire, in punta di piedi. Se vuol fare il volontario, un lavoro per il sindaco “nominale” di Cortina d’Ampezzo ce l’avrei anch’io. In verità più d’uno, se solo volesse. Del resto, oltre che a Calalzo Franceschi potrebbe trovare insperato appoggio anche a Pieve, facendo magari coppia con le nuove assunzioni socialmente utili ipotizzate dal sindaco, ora che la manna è strisciata sotto al portone del municipio.
Ma vuoi che con la banda, quella larga eh, ed uno straccio di computer non riesca a combinare proprio niente anche in esilio? Immagino abbia anche un iPhone o una diavoleria simile. Può darsi da fare anche con quello, oltre Ruzzle c’è di più. Potrebbe anche aprirsi un bel blog e pistolare al mondo ciò che gli passa per la testa. Potrebbe indurre Durni con un po’ di stalking istituzionale a sganciare quei 40 milioni che tiene stretti neanche fossero suoi.
Più che il giardiniere, comunque, io lo vedrei bene in incognito al Bim-Gsp: con un paio di baffi e una bella barba potrebbe passare per Oscar Giannino (con laurea, peraltro). E potrebbe provare a metterci il naso, in quel cogoluzo de m.. E’ vero che anche lui ha sempre alzato la manina alle assemblee del Bim-Gsp approvando i bilanci colabrodo di questi anni, ma ultimamente aveva dato qualche timido segnale di ravvedimento. Magari, alla fine dell’impegno, potrebbe regalarci un’idea diversa dei “sindakos” da quella che da troppo tempo ormai, nostro malgrado, siamo costretti a subire. Non sarebbe male assistere ad un tentativo di redenzione della… categoria.
Certo, in prospettiva c’è anche la raccolta dei cocomeri, volendo.
Certa parte della magistratura è una delle piaghe più infette d’Italia, è vera e propria feccia! Essa si caratterizza anche e quindi come la più infida Casta, superando in privilegi e poteri quella “dei politici” che assumono, nei confornti di essa, lo status di “dilettanti allo sbaraglio”.
Tutto ciò detto, pur lapidariamente, per sgombrare la strada a possibili fraintendimenti, mi pare che l’iniziativa dei 28 sindaci di formulare un sostegno a Franceschi, sostegno che non è più quindi di carattere personale ma assume valenza istituzionale, è cosa se non vergognosa perlomeno riprovevole, al di là di tutti i distinguo che i sindaci si saranno premurati di evidenziare e che in questi casi sono formalmente d’obbligo.
Sappiamo tutti che la magistratura si comporta talvolta come una primadonna smaniosa di visibilità mediatica. Ma non mi sembra che i sindaci, certi sindaci più di altri, si tirino indietro quando hanno una telecamera davanti agli occhi. Né del resto era nascosto e sconosciuto ai loro occhi, quando hanno deciso di candidarsi, il rischio a cui si espone chi desidera amministrare: è nella natura di queste cose.
Così come è altrettanto vero che, tranne casi isolati, i sindaci inseguiti e puniti dalla legge sono veramente pochissimi, tanto pochi da sollevare più di qualche dubbio. Cane non mangia cane e lo Stato non punisce i propri servi se non quando hanno superato platealmente “la misura”.
E’ comunque una bella speranza quella di vedere questa “lobby dei sindaci”, che in questi anni tanto ha blaterato e pochissimo ha prodotto per l’autonomia del territorio da “essa” amministrato, cimentarsi e cementarsi in questa prova di autodifesa dai metodi – giammai dai meriti – della forse un po’ troppo spavalda (nei confronti di Franceschi) magistratura bellunese.
Chissà che non torni utile più avanti quando, per garantire la vivibilità in questa parte del mondo, bisognerà andare oltre le semplici dichiarazioni e gli ordinetti del giorno approvati da sonnolenti sindaci e da letargici consiglieri. Per intanto rileviamo che almeno una parte dei sindakos, sotto la patina di fedeli e grigi servitori dello stato centralistico, sono in realtà pervasi da un autentico spirito autonomista -financo autogarantista- che, finora, era inspiegabilmente rimasto in ombra.
Lo so, è stato difficile evitare di mettere il dito nella piaga del Bim-Gsp, ma questi sindaci non se lo meritano, non se lo meritano proprio :-).
Il Corriere del Veneto tributa al sindaco ampezzano agli arresti domiciliari un piccolo poema epico nel quale il giornalista dipinge le eroiche gesta del bocconiano che lascia Milano per salvare la sua terra, vittima dei Lele Mora e dei visigoti del mattone. Se la tessitura del pezzo non fosse ben articolata, dosando sapientemente indulgenza e sostegno, attraverso i quali il lettore viene preso per mano e condotto al cospetto del valoroso guerriero, ci si potrebbe quasi commuovere.
Di tutt’altro taglio l’articolo del Gazzettino che inforca lo “schiamazzo” fin dal sottotitolo: “Le severe motivazioni del gip: «Una visione distorta della funzione esercitata. Potrebbe delinquere ancora»”. E continua ad urlare quando sottolinea che:
Il gip ha ritenuto necessaria la richiesta degli arresti domiciliari perché è stata determinata dal rischio reale di reiterazione dei reati in considerazione del fatto che gli illeciti contestati «non appaiono occasionali, ma manifestazioni di una distorta visione della funzione esercitata e cioè di significativa capacità a delinquere», scrive Cozzarini nella sua ordinanza.
Il sindaco dunque, qualsiasi cosa facesse, non lo faceva “per scherzo”, perché gli illeciti – per il gip – (è penoso ma dobbiamo ripeterlo): «non appaiono occasionali, ma manifestazioni di una distorta visione della funzione esercitata e cioè di significativa capacità a delinquere».
Alla fine, tuttavia, anche nel ruvido articolo del Gazzettino si fa riferimento al popolo di facebook (nell’articolo rigorosamente in maiuscolo, facebook intendo, non il popolo) che avrebbe da subito preso le difese del proprio paladino (esercitando questa funzione anche in ladino: “Mai ziede”). Bisognerà dirlo anche a Ghedini, a valere per Berlusconi, che un endorcement via facebook potrebbe tornare utile nello sbrogliare la fitta matassa che si è avvolta, a sua insaputa, attorno allo stregone di Arcore.
Che cosa vorrà mai dire che Franceschi “ha una significativa capacità di delinquere“? Come se in comune a Cortina si facesse un bando al giorno di una certa rilevanza sul quale potersi esercitare biecamente. Io, caro gip, glielo avrei lasciato fare: se veramente c’aveva preso gusto a delinquere, sarebbe per voi stata la volta buona per prenderlo con le mani nella marmellata. Se così non fosse stato, invece, ci saremmo tutti risparmiati uno spettacolo – quello degli arresti domiciliari – che non è bello da vedere, figuriamoci “da vivere”.
La prima riunione dei parlamentari del PD in diretta (grillini docet). Franceschini ha detto ai cadetti del PD che “chi entra nel PD entra nel tempio della democrazia“. Poi ha parlato Boccia. Poi ho chiuso lo streaming.
Sarò anche prevenuto, ma ‘sti qua sono scollegati dalla realtà. Sti qua sono SCOLLEGATI proprio. Tempio della democrazia? What? A vedere Bersani e Letta – torvi – che si sciroppano tutti gli interventi, sembra di vedere due orribili cornacchie appollaiate ai rami secchi di una pianta senza vita. E Renzi il merlo, inizierà a cantare?
Il sindaco di Cortina – a titolo personale – ha messo lì 200.000 euri a garanzia di una “sovvenzione” al Comitato operativo per i mondiali di sci del 2019. Anche a St. Moritz 🙂 🙂 il sindaco deve aver fatto altrettanto – per quelli del 2017 – alla cui assegnazione Cortina ha comunque partecipato, perdendola con buona dose di vergogna (vedi Cortina e la lungimiranza sodomitica sui mondiali del 2017).
Glieli ha chiesti la banca, dopo aver sentito quanto gagliardo fosse stato a suo tempo – prima della legnata presa in Corea, per l’appunto – parlando della nostra (italica) fantasia:
[…] loro sono svizzeri in tutto e per tutto quindi sembra che funzioni sempre tutto bene però a me piace anche un po’ la nostra intraprendenza la nostra fantasia ed il colpo, diciamo, di coda tipico di noi italiani che con la fantasia riusciamo a colmare questo gap .. certo hanno più soldi ma forse noi siamo un po’ più fantasiosi …[..]
Avranno pensato, gli gnomi-banchieri con uno sguardo al recente passato, “Se ce li mette lui … un pochino più sicuri lo siamo”. Direttamente dall’Ansa con attutito clamore:
Mondiali, Franceschi, banca non si fida
Ho garantito con soldi miei per comitato, e’ male nazionale
(ANSA) – VENEZIA, 17 FEB – Il sindaco di Cortina Andrea Franceschi e’ stupito del clamore per il gesto compiuto a favore della sua città, garantendo con 200mila euro di tasca propria la sovvenzione al Comitato operativo dei mondiali di sci del 2019.
A rendere necessario l’intervento del sindaco, puntualizza, “é stato il meccanismo complesso che le banche ormai hanno abbracciato quando si tratta di mutui. Non si sono fidati e hanno voluto una persona fisica sulla quale rivalersi”.