oltre la sindrome di Stoccolma: la ‘sindrome dei sindaci bellunesi’
Lo sapete, il governo Monti ha deciso che vuol vedere in fila tutti i soldi che si trovavano nelle casse delle autonomie locali (comuni, province e regioni). La rapina della Tesoreria Unica. Hanno dormito come ghiri tutti quanti, salvo svegliarsi all’ultimo minuto, con metà dei soldi già a Roma (partiti il 29 febbraio per disposizione governativa; l’altra metà entro il 16 di aprile).
Anche i sindaci bellunesi (o parte di essi, a quanto sembra una ventina) si sono riavuti dal letargo sull’argomento. Meglio tardi che mai. Ma che ti fanno, ‘sti sindaci? Vanno dal carnefice, il prefetto, che rappresenta lo Stato oltre ogni immaginazione:
[…] per chiedere un suo interessamento sulle conseguenze a livello locale delle norme introdotte dal governo, in particolare il trasferimento delle risorse comunali alla tesoreria unica che rischia di mettere a dura prova le capacità finanziarie delle amministrazioni (Radio 103)
Te la vedi, la prefetta, partire a gambe levate per andare a tirare la giacchetta a Monti, su tutte le furie perché Cameron non lo ha neanche avvisato del bliz in Nigeria?
Qui siamo ben oltre la sindrome di Stoccolma. Come dire: noi siamo stati dal prefetto, di più non potevamo fare. Giustificati dalla mamma.