non va tutto in fumo (ahhhh, le qualità della ‘cianapia’…)
Per noi è “cianèipa“, per loro (uno di loro) è “cianàpia“. Anche questo piacerà ad Attilio (vedi Lozzanapa: associazione lozzese coltivatori di canapa del passato luglio):
[…] Ma ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti: se ‘sti qua di Lozzo Fifa & Fuffa ti guardano inebetiti (vedi anche qui) quando parliamo di Albergo diffuso, se gli parliamo degli svariati utilizzi della canapa ci mettono la camicia di forza. E così (colpevolmente) non se ne fece nulla.
(Attilio, lo so, ti starai piegando sulle ginocchia dalle risate… Però, dai, quella lungimiranza presa con regolarità ti ha portato davvero a guardare lungi da te…)
Canapa. Ma non è illegale? Si, ma anche no. Alexander Erlacher e Christoph Kirchler sono due veri sognatori. Credono fermamente nelle potenzialità della canapa, una pianta eclettica che non va certamente solo associata ad una sostanza stupefacente. Credono fermamente nell’importanza del ritorno della canapa in Alto Adige e nella costruzione di un’intera filiera di trasformazione locale. Proprio come un tempo, quando in Alto Adige – e nel resto d’Italia – c’erano ampi campi di canapa. Assolutamente legali…
Alexander e Christoph hanno fondato la ditta Ecopassion. Sezionano la canapa in ogni sua parte, non solo sfruttandone la parte interna allo stelo, il canapulo, per l’edilizia, ma anche per sperimentare tutti i suoi mille usi. (youtube)