Nel bellunese ricompare l’orso: ma non è fotogenico come quelli trentini
Ricompare l’orso nel Bosco Nero, fototrappolato dalla Polizia Provinciale di Belluno. Ma l’orso bellunese non fa notizia al pari di quelli trentini, più fotogenici e, ovviamente, Autonomi. Così sull’Adige di qualche giorno fa.
I passaggi degli orsi nostrani sulle reti televisive nazionali valgono una fortuna. Le immagini di Yoghi e Bubu sugli schermi televisivi per tre settimane di mezza estate, sarebbero costate oltre 360 mila euro. I plantigradi che frequentano i boschi trentini si sono conquistati quegli spazi gratuitamente. […] Trentino marketing ha infatti valutato il valore economico dei servizi sui telegiornali Rai e Mediaset che hanno evidenziato il binomio orso-ambiente nella nostra provincia.
La ricerca ha riguardato le tre settimane comprese fra il 23 maggio ed il 16 giugno scorsi. Quelli erano stati giorni ricchi di avvenimenti sulle montagne del Trentino: dal salvataggio dell’orsetto Lorenzo abbandonato dalla madre, al prurito del plantigrado dalla pelliccia bionda che si è grattato proprio di fronte all’obiettivo di una foto-trappola, fino alla cattura dell’orsa ribelle Dj3 che a causa della sua esuberanza è stata catturata e rimossa.
Il valore medio di ogni passaggio (la cifra varia in base alla rete televisiva e alla fascia oraria) oscilla fra i 20 ed i 40 mila euro. Nell’arco di tempo preso in esame da Trentino marketing sono apparsi sei servizi su Studio Aperto, tre sul Tg2, uno sul Tg1 ed uno all’interno del contenitore Uno Mattina. La durata totale delle immagini in tivù è stata di 12 minuti e 42 secondi, per una media di un minuto e 10 secondi ed un valore pubblicitario equivalente di 361.500 euro. La maggior parte degli «spot», tra l’altro, sono andati in onda di sera, quando la maggior parte dei telespettatori segue i notiziari.
La portata pubblicitaria del fenomeno, dunque, è davvero consistente. Anche perché degli orsi trentini non si è occupata solo la televisione, ma pure i giornali, le riviste ed i siti internet. E qualche filmato è finito anche sui social network. Per un territorio come il nostro che si promuove dal punto di vista ambientale e naturalistico, il ritorno di immagine è indubbio. Persino la cattura dell’orsa ribelle, secondo gli esperti, avrebbe offerto ai telespettatori del Belpaese un’idea positiva del Trentino, aprendo una finestra anche sulle problematiche che gli abitanti dei piccoli borghi di montagna sono costretti a sopportare.
Foto: CorrieredelVeneto.it